
Spazio Ovidio prende forma. Molto lentamente, senza troppa fretta. D’altronde dopo cinque anni dalla chiusura dei lavori nella struttura di via Angeloni che differenza può fare un giorno in più o uno in meno dall’apertura del museo dedicato al poeta? L’ex monastero di Santa Caterina aveva aperto solo lo scorso 20 marzo, in occasione del dies natalis ovidiano, per poi richiudere per completare i lavori per l’allestimento degli spazi.
Intanto è stato compiuto un passo importante per quanto riguarda gli arredi per completare l’allestimento delle aree espositive multimediali. Infatti si è chiusa la gara d’appalto per la fornitura degli arredi, vinta dalla ditta romana Grafitec S.r.l., che ha offerto per la fornitura in oggetto, un ribasso dell’2,3%. Un appalto da 209.147,99 euro (inclusi gli oneri di sicurezza non soggetti a ribasso di euro 6.632,24) oltre iva del 22%.
Ora il rischio è quello di tenere chiusi a doppia mandata i locali allestiti di Spazio Ovidio ancora alcune settimane. Infatti la gestione del museo ovidiano non è ancora stata affidata a nessuno. Da Palazzo San Francesco fanno sapere che si terrà un incontro nel corso della prossima settimana con alcune realtà che hanno preso parte alla giornata del 20 marzo, dove fu fatta una sorta di brainstorming con l’assessora Emanuela Ceccaroni. “È un confronto per capire quali potrebbero essere le modalità più idonee e in quali tempi – fa sapere la stessa Ceccaroni – a me piacerebbe una sorta di partenariato pubblico-privato”.
Bast che ve det na moss!