Spesa a domicilio per i Covid. Solo in tre offrono stanze

La curva dei contagi non è al picco e verosimilmente è destinata ad aumentare per i prossimi dieci giorni: per gli oltre ottocento positivi e millecinquecento in sorveglianza è ora di cominciare a pensare anche a come gestirli: paucosintomatici o asintomatici, che hanno bisogno se non di assistenza medica, almeno di quella sociale. Per questo con più di trecento positivi in città e circa il doppio dei sorvegliati, il Comune di Sulmona ha attivato il Coc che tramite la protezione civile, Ana, Cisom e Croce Rossa, si occuperà di accudire le persone che per divieto della Asl non possono uscire di casa. Sarà infatti attivato da lunedì prossimo il servizio di consegna a domicilio di generi alimentari, farmaci e beni di prima necessità, un servizio rivolto prevalentemente a coloro che sono risultati positivi al Covid e si trovano in sorveglianza attiva e a coloro che sono in quarantena.

Ovviamente, spiegano dal Coc, gli interessati dovranno prima verificare se possono ovviare ai servizi tramite familiari o amici, anche per evitare di sovraccaricare il Coc, e in caso non ci siano alternative interverrà il servizio. Le modalità varieranno a seconda delle esigenze: trasporto della spesa già prenotata, oppure acquisto diretto dei beni di necessità che occorrono previa una lista della spesa. Da programmare per tempo, però, perché il servizio sarà attivo solo il pomeriggio (dalle 15,30 alle 18,30) e solo dal lunedì al venerdì. Il che se è plausibile per i generi alimentari, lo è un po’ meno in caso di necessità urgente di farmaci. Al momento non è stato attivato, come accaduto nel primo lockdown, il servizio di supporto psicologico, né la spesa solidale per chi gli acquisti non può permetterseli.

Discorso a parte, invece, è per l’alloggio: all’avviso pubblico emanato dal Comune, nell’ambito del progetto regionale di reperimento di spazi da destinare alla quarantena dei pazienti Covid, hanno risposto solo tre strutture ricettive: una struttura di proprietà dell’Asp 2 a Roccaraso, il Manathann Village di Sulmona e un’altra struttura ricettiva della Valle del Sagittario. L’offerta ora dovrà essere vagliata dalla Regione che stilerà una graduatoria basata su determinati parametri. Posti che cominciano già da ora a diventare indispensabili, anche per il contenimento del contagio perché permettono di isolare i positivi in nuclei familiari che sono negativi.

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