
Si torna a parlare di un fenomeno che tiene nella morsa il Centro Abruzzo e, più in generale, qualsiasi area interna della penisola italiana. Il fenomeno dello spopolamento viene rimesso al centro del dibattio a Bugnara, dove è in programma un incontro presso la Sala Congressi in piazza De Gasparis il prossimo 11 febbraio alle ore 16:30.
L’iniziativa dal titolo “Lo spopolamento dei piccoli Comuni delle Aree interne” è stata promossa dal Centro Studi e Ricerche Nino Ruscitti d’intesa con il Comune di Bugnara
Il programma dell’incontro prevede i saluti di Matteo Servilio (Presidente del Centro Studi) e di Domenico Taglieri (Vice sindaco di Bugnara); l’illustrazione della ricerca del prof. Aldo Ronci sul decremento demografico in Abruzzo, l’intervento di Michele Lombardo (Segretario regionale della Uil) e del Vice Presidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo. Seguirà un dibattito al quale parteciperanno anche alcuni sindaci della zona.
“Si tratta di una iniziativa su cui stiamo lavorando da tempo e che abbiamo voluto riprogrammare a seguito del grave lutto che ha colpito la comunità di Bugnara per la perdita del nostro sindaco Giuseppe Lo Stracco”, ha spiegato il Presidente del Centro Studi e Ricerche, Matteo Servilio.
“Come più volte abbiamo ricordato, la questione delle Aree interne, con le sue diverse articolazioni in termini economici, sociali, antropologici e culturali, rappresenta uno dei temi su cui il nostro Centro Studi intende soffermarsi anche nei prossimi mesi. Con l’incontro di sabato – ha aggiunto Servilio- vogliamo dunque inaugurare una serie di iniziative per stimolare una riflessione puntuale attorno al tema delle Aree interne, a cominciare dal problema dello spopolamento che, soprattutto per i piccoli paesi, sta assumendo ormai una vera e propria emergenza di fronte alla quale la politica e le istituzioni sono chiamate a dare risposte. L’obiettivo è quello di favorire l’emersione delle specifiche criticità del nostro territorio e di conseguenza agevolare l’individuazione di proposte e di potenziali soluzioni”.
Un tema caro soprattutto alla provincia dell’Aquila. Il territorio aquilano rimane il più tartassato, con 17.200 persone andate via dalla provincia che ne fanno il comprensorio con il maggior decremento dell’intera regione (-5,63%).
Sulmona è il Comune che ha perso il maggior numero di abitanti tra il 31 dicembre 2013 e il 31 dicembre 2021, passando da una popolazione complessiva di 24.908 residenti a 22.388. Un calo del 10,12%. Il tasso più alto tra i Comuni con oltre 15.000 abitanti.
In soldoni, invece, l’intero Abruzzo ha perso 56.258 abitanti (di cui 47.000 fanno parte del saldo naturale) in otto anni, rimanendo con una popolazione di 1.273.660 persone, con una variazione negativa del 4,23%. Il doppio della media nazionale, ferma a -2,26%.
State tranquilli, continueranno a penalizzare..sicuro.
Bla bla bla. Ancora avete capito che i costi delle aree interne sono gli stessi se non di più rispetto a paesi della costa tipo Pescara? Senza contare che la disparità di servizi è abissale. Per quale ragione dovrei vivere a bugnara piuttosto che a manoppello scalo??? Lo Stato deve intervenire non dando incentivi ma semplicemente cominciando dall’istituzione di aree NO IVA. No all’IVA su luce acqua gas telefono alimenti vestiario tanto per fare un esempio
Ridurre le bollette IMU e privilegiare l’antisismica delle case abitabili. La gente quindi comprerebbe case e visiterebbe la zona.