“Ore 6.40, temperatura 4 gradi sul treno per Avezzano (oltre al solito “odore” di gasolio e ad un livello sonoro intorno agli 80db, misurati col fonometro), anche i riscaldamenti spenti. Sotto la galleria di Cocullo- continua l’utente nel suo racconto-, lo spiffero che entra dal finestrino apparentemente ben chiuso (più di così non si può, è un pò rotto) è gelido, da notare in fondo anche i confortevoli sedili tappezzati con lo scotch e penserete: avrai uno sconto sul biglietto viste le condizioni, e invece no”. Altro che sconto, la signora paga per il suo abbonamento mensile ben 82.70 euro.
Non è la prima storia e non sarà l’ultima del lungo elenco che riguarda il trasporto pubblico, non solo su ferro. Basti pensare ai due autobus Tua che l’estate scorsa hanno preso fuoco e solo per miracolo senza creare vittime e tragedie; ai lavori sempre estivi lungo le tratte ferroviarie che costringono i pendolari ad altre e fantasiose forme di organizzazione.
Storie di una pendolare qualsiasi lungo le tratte che da Sulmona si dipanano verso Pescara, L’Aquila ed Avezzano.
S.P.
Commenta per primo! "Storie di una pendolare qualsiasi"