Strade (non) scolastiche, l’inchiesta di Bring your Bike

Mobilità e scuola spesso e volentieri vanno a braccetto, soprattutto quando sono i più piccoli a dover raggiungere le proprie sedi scolastiche, con i genitori imbottigliati nel traffico cittadino tra smog, clacson e parcheggi al limite della sanzione amministrativa. Trattare un tema simile è ancor più importante a due giorni dalla tragedia avvenuta nell’asilo dell’Aquila, dove un’auto in sosta ha sfondato il recinto scolastico uccidendo un bambino di 4 anni.

A portare avanti l’inchiesta (anzi, video-inchiesta) sulle condizioni delle strade scolastiche di Sulmona è Loreto Valente, youtuber sulmonese che attraverso i suoi canali social denominati “Bring your bike” ha fatto un sopralluogo sulle principali arterie ovidiane sulle quali si affacciano le scuole. Disastrosa è la situazione davanti la sede della “Lola Di Stefano”, su viale Roosevelt, con il traffico selvaggio che costringe a lasciare sul posto riservato agli scuolabus il proprio mezzo per permettere ai ragazzi di raggiungere agevolmente la scuola.

Peggio ancora, invece, è la situazione nella quale versa via Dalmazia ogni giorno alle 08:10 (ora di entrata) e alle 13:25 (ora di uscita) con il viale a doppio senso di marcia completamente paralizzato a causa dei genitori che portano e riprendono i propri figli dalla scuola “Capograssi”. Insomma, l’organizzazione motoristica cittadina è tragica se si pensa anche agli alunni della “Lombardo-Radice”, spostati nel confettificio Ovidio, con i genitori costretti a utilizzare inevitabilmente il proprio mezzo di locomozione per raggiungere l’edificio nella zona industriale. A rimetterci sono tutti. In primis la comunità, con l’eccessivo utilizzo delle vetture che emettono smog e gas tossici in una cittadina dove a piedi, almeno per i più grandi, non dovrebbe essere un problema raggiungere le scuole. C’è poi il pericolo di incidenti che aumenta proporzionalmente con l’aumentare delle automobili sulle strade scolastiche. Bambini che escono di corsa, distrazione alla guida o il semplice errore umano possono, purtroppo, portare a fatalità irrimediabili.

1 Commento su "Strade (non) scolastiche, l’inchiesta di Bring your Bike"

  1. Altro problema è il mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza (seggiolini) nelle autovetture.
    Le tragedie non capitano per caso! Sono figlie dell’ignoranza e della frenesia dei nostri tempi.

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