Sui pedali nel ricordo di Ranalli, riparte la storica Confetti Pelino

Prima dei telai in carbonio ultraleggero, delle divise traspiranti, dei telefoni che misurano battiti e aritmia, delle applicazioni che segnano il consumo di calorie: che fosse della domenica, un agonista o un “fissato” del “appena ho cinque minuti vado”, era indifferente. A Sulmona e in Valle Peligna il ciclismo ha sempre vestito una maglia, quella con la scritta Confetti Pelino, che dalla notte degli anni Sessanta, ha sponsorizzato l’omonima associazione dilettantistica.

E se la maglia, sbiadita e datata o tecnica e dai colori accesi, aveva il marchio del confettificio, il volto del mondo delle due ruote per decenni è stato quello di Fernando Ranalli, presidente provinciale della Federazione, morto il 30 luglio dello scorso anno a 70 primavere a seguito di un incidente stradale mentre a bordo del suo scooter riscendeva dall’Alto Sangro.

A lui è dedicata la giornata di domani, con l’associazione sportiva dilettantistica Confetti Pelino che presenterà le nuove uniformi (ore 19 terrazza del B&B Sei Stelle) per la stagione 2022, la prima senza Ranalli. Per ricominciare l’ attività dopo due anni di pandemia.

I quaranta iscritti della società, certo, non si sono fermati e negli ultimi mesi hanno partecipato a diverse gare sparse per l’Italia, anche se il cuore resta alla classica di Sulmona, quella con il Gran Premio di Pacentro, la cui ultima edizione si è fermata al 2017.

A Fernando, instancabile organizzatore che i gradi se li era conquistati su strada lavorando duro e mettendosi sempre a disposizione, il Panathlon dedicherà poi una panchina e uno spazio verde: i giardinetti prima di ponte Capograssi (alle spalle della fontanella e all’incrocio con via Papa Giovanni XXIII) che, presi in adozione dallo stesso Panathlon, saranno ristrutturati e abbelliti. “Sarà un luogo di incontro – spiega l’ex presidente Luigi La Civita – per tutti gli sportivi sulmonesi. A settembre poi pensiamo di organizzare un concorso di idee con le scuole per promuovere la sicurezza sulle strade”.

Gambe in spalla e pedalare.