Sul centro storico la via crucis della maggioranza

C’è un’altra via crucis, oggi, lungo corso Ovidio. Senza apparire blasfemi. E’ quella sulla quale cade e si rialza la maggioranza di palazzo San Francesco, dove il dibattito sull’area pedonale urbana e gli orari della zona a traffico limitato ha raggiunto livelli di paradosso. O forse solo valore di metafora, per una coalizione che a sei mesi dalla sua trionfale vittoria, appare già in ordine sparso.

La sensazione è che, in realtà, la gestione del traffico nel centro storico, sia solo una scusa sulla quale si marchia il territorio del potere. Lo strapuntino e la ripicca.

Specchio di una città che non riesce a trovare un accordo su nulla.

La due giorni di audizione dei commercianti (ieri e l’altro ieri), con i pro e i contro l’Apu, ne è la sintesi più emblematica; con le parti ferme sulle proprie posizioni, nonostante un dibattito che dura da decenni e un accordo sottoscritto un anno fa.

Ieri le associazioni di categoria hanno chiesto al Comune di tornare alla Ztl di era invernale già a partire da maggio, in attesa che la giunta faccia la sua proposta e la sua ipotesi. L’altro ieri gli altri commercianti, quelli pro chiusura, hanno al contrario preteso il rispetto degli accordi e di lasciare il centro chiuso.

E se i commercianti non sono d’accordo tra loro, meno ancora lo è la politica, la maggioranza e persino i singoli partiti.

Nella riunione di maggioranza convocata lunedì scorso per discutere la linea, così, il Pd, o meglio una parte di esso, ha convocato una riunione parallela per poi partorire un comunicato che va in direzione ostinata e contraria alla linea scelta dagli assessori al ramo (ovvero quello ai Trasporti, Attilio D’Andrea e quella al Centro storico, Catia Di Nisio): ritorno alla Ztl già da maggio.

Nelle evoluzioni delle fisica, così, si è arrivati alla divisione dell’atomo, con la capogruppo del Pd, Teresa Nannarone, che la sua l’ha voluta dire fuori dal partito, senza riconoscere la firma a quel comunicato del gruppo di cui è capo e di quel partito di cui è presidente: “Il dibattito sul centro storico non si può limitare esclusivamente agli orari di entrata e di uscita delle autovetture, poiché sarebbe un confronto riduttivo e fuorviante, ma deve anche su come valorizzare al massimo le sue potenzialità – scrive la Nannarone -. Ad oggi si assiste ad un utilizzo del centro storico come luogo di cui non avere cura e rispetto, basti pensare alla spazzatura lasciata in bella mostra senza mastelli sia da privati che da esercenti, alle deiezioni canine e ad una disattenzione generale su quello che può significare vivere in una delle più significative città d’arte d’Abruzzo”.

Nei fatti tra quindici giorni si dovrà prendere una decisione, ma le idee sono tutt’altro che condivise. La prossima settimana la maggioranza ci riproverà a cercare un’intesa e i due assessori al ramo porteranno sul tavolo la loro soluzione.

Abbandonare l’idea dell’Apu, ma rafforzare quella della Ztl, rispettando cioè gli orari estivi e riducendo sensibilmente i permessi per scorrazzare in centro. Ai residenti la possibilità di accedere liberamente, ma con percorsi meno invasivi, a tutti gli altri (a partire dagli artigiani) una stretta di cinghia che li faccia entrare solo con motivazione e fattura alla mano.

Poi, in futuro, aree di scarico, servizi elettrici di trasporto merci (eccetto il fresco), parcheggi gratuiti per i residenti e magari, chissà, persino una futuristica tessera magnetica che permetta di tenere aperto il parcheggio di Santa Chiara ventiquattro ore su ventiquattro. Roba da Blade Runner.

Nell’immediato, per i commercianti, ci sarà probabilmente la possibilità di una proroga fino a giungo per l’occupazione gratuita del suolo pubblico, nella speranza che il governo centrale decida di rimborsare i Comuni, come accaduto negli ultimi due anni, dei soldi persi.

Perché sul punto che il traffico non è tutto per rivitalizzare il centro storico, sono tutti d’accordo. Eppure solo su questo sembra concentrarsi la discussione e la rissa. Tra patti fatti e traditi, sgambetti e scherzetti.

“Cose che voi umani non potete neanche immaginare”.

3 Commenti su "Sul centro storico la via crucis della maggioranza"

  1. Veramente i pro apertura sono rimasti in 7… Tanti erano i commercianti presenti ieri alla discussione con il sindaco…

  2. Sulmonamoremio | 15 Aprile 2022 at 08:53 | Rispondi

    Ci si scanna ormai da tempo sulla ztl come se dipendesse solo da questa il destino del salotto della città e quindi della città stessa.Il più bel centro storico d’Abruzzo e non solo, andrebbe trattato con maggiore rispetto e lungimiranza consapevoli dell’ enorme potenziale di cui dispone.
    Mi chiedo però se l’attuale giunta abbia piena consapevolezza di quanto potrebbe rendere in termini di attrazione turistica un centro storico unico come il nostro purché adeguatamente valorizzato. Ho seri dubbi
    purtroppo a tal proposito. Che progetti ci sono per la sua valorizzazione? Nessuno lo ha ancora capito ammesso e non concesso che questa giunta qualche progetto lo abbia realmente. Caro Sindaco e collaboratori vorremmo capire, avendone facoltà in quanto orgogliosi cittadini innamorati di questo gioiello di città, in che direzione vi state muovendo. Avrebbe la gentilezza di spiegarcelo ritagliando un piccolo spazio del suo prezioso tempo da dedicare ad informare una cittadinanza di cui ci si ricorda solo in periodo elettorale?
    Grazie

  3. Mi chiamo Antonio | 15 Aprile 2022 at 09:54 | Rispondi

    … ahhh, ecco adesso è più chiaro, il tutto si riduce con il bussare a danari… dopo l’aumento della diaria e rimborsi vari per Sindaci, assessori e compagnia cantante… si spera di ottenere il ristoro delle occupazioni aggratiss, e a piacimento personale, dei suoli pubblici nel corso della pandemia… magari con incassi quintuplicati per le casse comunali… se a pagamento un esercente chiedeva 10 metri e durante il covid in quanto aggratiss se n’è presi 50, a “ Pantalone “ se ne chiederanno 50 a rimborso, tanto pagheranno sempre i soliti fessi …
    Chiedete politici e amministratori, continuate sempre di più a chiedere e bussare a danari, che presto il debito pubblico arriverà a superare i 4.000 miliardi di euro… e quando il vostro “ sistema” caccerà via anche il “ drago” che qualche NO ve lo impone… ecco, da quel momento, tutti gli “ altri “ ci faranno ripagare tutto e le chiappe ROSSE come quelle delle scimmie urlanti…

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