
“Peccato che il sindaco non si accorga che sotto il palazzo ci sono i lavoratori del Cogesa che chiedono che cosa ne sarà del loro posto di lavoro; ci sono gli operai della Marelli che non si accontentano più degli ordini del giorno e vogliono azioni concrete per salvare la loro fabbrica; ci sono i giovani che reclamano spazi in una città ormai desertificata sul piano culturale; ci sono gli studenti che chiedono di esporre al balcone comunale la bandiera della Palestina; ci sono i cittadini che chiedono il taglio delle liste di attesa per le visite ospedaliere e una sede del Cup più dignitosa; ci sono gli operatori sanitari, i pochi medici che devono supplire la mancanza cronica dei loro colleghi, in un presidio ospedaliero sempre meno attrattivo per i giovani professionisti e avvolto dallo stesso cupio dissolvi che si è impossessato della Valle”. A scriverlo in un comunicato stampa i rappresentarsi di Alleanza Verdi Sinistra Sulmona stupiti del “ritorno alla grande del sindaco alla guida della città”. Un ritorno che, sottolineano da Avs, non ha visto il primo cittadino occuparsi “delle tante emergenze della città” o “aprire un dossier sui gravi problemi, vecchi e recenti, che incombono sulla nostra comunità”. Questo, continuano, “sarebbe stato troppo banale” per un sindaco che per il suo ritorno a palazzo San Francesco ha voluto “un’idea originale, che stupisse e spiazzante tutti. Ed ecco il folgorante progetto della trasformazione dello stadio Pallozzi in una mega struttura per la musica e i grandi eventi, con annesso centro commerciale e naturalmente con parcheggi multipiano”.
Proposte alle quali Avs Sulmona ironicamente ne aggiunge altre, come quella di “un centro acquisti con multisale talmente grande da far impallidire Megalò” oppure “un fantastico ed enorme parco giochi che potremmo chiamare Sulmonaland”.
È evidente, si legge nel comunicato stampa a firma Avs Sulmona che “il sindaco è talmente preso dalle grandi idee che non si accorge che esistono anche altri problemi, magari meno importanti”, dall’imminente avvio in Regione del procedimento di VIA per l’insediamento dell’inceneritore della Get Energy alle frazioni pedemontane dove “i cittadini da anni chiedono non soluzioni tampone ma la chiusura e la delocalizzazione della discarica” fino alle ruspe della Snam che a Case Pente “continuano a devastare una grande area archeologica per costruire l’inutile centrale di compressione”.
Se non si vuole assistere a quanto profetizzato dal compianto Aldo Ronci che nel suo ultimo studio elaborato su dati Istat prevedeva, nei prossimi quindici anni, la trasformazione di Sulmona in un paesone di appena 16 mila abitanti, aggiungono Avs Sulmona, occorre pensare a “interventi strutturali sul piano occupazionale e dei servizi, anche con l’ impegno fattivo da parte della famosa “filiera” che lo ha scelto come sindaco”. Una filiera che dovrebbe invertire anche quella tendenza che ha fatto di Sulmona “la città con il più elevato indice di consumo di suolo in Abruzzo”, una città che, concludono da Avs “è sede del Parco Majella, al centro del sistema delle aree protette della Regione e che pertanto non ha bisogno di altre colate di cemento ma, al contrario, di progetti di rinaturalizzazione e di valorizzazione del suo patrimonio ambientale, storico e culturale”.
Ma almeno pulire i tombini prima dell’arrivo della pioggia ci riusciamo?
Meno male che c’è qualcuno che richiama a tenere i piedi per terra…Penso che i grandi progetti servono a distrarre i sulmonesi dai veri problemi: un ritocchino ai marciapiedi? Richiudere un po’di buche?
Bene,lo stadio è un progetto del 2010 presentato da prenditori privati in cerca di finanziamenti pubblici ,diversi progetti mai realizzati,,tutte chiacchiere per dare a credere ,meglio annunci per distrarre i sudditi creduloni,punto,amministrare come un buon padre di famiglia ordinano le Leggi,quindi la regola delle priorità,innanzitutto le necessità,poi le cose possibili,in fine i sogni,nel borgo sono sospesi i servizi essenziali,cancellati i restanti,manca di tutto di più speranza inclusa,nulla è garantito ,questa la realtà,annunciazione,annunciazione frase di chi? Legalità diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?
Spacchettare i semafori tra via Lamaccio e carcere no? Dai ce la possiamo fare…
Trovare qualcuno che accenda le luci della bei inaugurata Porta Napoli??
Siamo alle opere megagalattiche e fantasiose considerando le non floride situazioni economiche della Citta dimenticando i problemi reali:di questi ho appena letto .Ma in Comune non c’e qualcuno che si assuma il compito di spulciare la stampa o altri canali di informazione per tastare il terreno e informare chi di dovere sugli stati d’animo dei cittadini? I quali purtroppo si scontrano con deiezioni canine,buche insidiose,sentine non piu’ tali da anni,giardini pubblici alla merce’ di globtrotter in vena di exploit sportivi alle spalle di gente ignara:questi sono i problemi di questa Valle agonizzante destinata allo spopolamento:i cassintegrati insegnano. E sarebbe anche il caso di dire basta ai silenzi assordanti :se i problemi vengono portati all’attenzione vuol dire che esistono.O no?
Con un millesimo dei fondi,a qualsiasi titolo elargiti per la costuzione di questo fantomatico Stadio “onnicomprensivo” ,si potrebbe predisporre un impianto per il ripristino del fontanone di Piazza Garibaldi:ho dovuto sostare nelle sue vicinanze per una attesa:e’ ridotto in condizioni pietose che non potranno non peggiorare con le altissime temperature che ci aspettano e con la siccita’ che la contraddistingue:le foto di qualche decennio fa ci mostravano un getto altissimo e non esistevano i congegni odierni che riciclano l’acqua in continuazione. Per i non osservatori …una semplice sosta e un poco d’amor…cittadino:infine e’ un simbolo della Citta’ come il.campanile dell’Annunziata.Arrivera’ in alto questa semplice considerazione? Cominciamo con le cose piccole legate alla Tradizione:buon lavoro a chi di dovere.