Sulmona come Alessandria, appello per la riapertura della biblioteca comunale

È di ieri la notizia della riapertura delle biblioteche regionali. Nel mentre riceviamo un articolo di Andrea Giampietro, studioso del poeta e scrittore raianese Ottaviano Giannangeli, sulla storia e lo stato delle biblioteche in Abruzzo.

Sulla pagina regionale del “Tempo” del 17 maggio 1959 il Prof. Ottaviano Giannangeli, poeta, scrittore e critico letterario tra i più importanti della nostra regione, dava la notizia di una donazione libraria in favore della Biblioteca Comunale di Sulmona: “Dalla Soprintendenza Bibliografica di Pescara, per personale interessamento del Prof. De Gregori, sono giunti alla nostra ‘Comunale’ alcuni interessanti e nuovi volumi di cui ci facciamo una premura di dare il titolo e qualche curiosità ad uso del comune lettore e dello studioso”. Giorgio De Gregori (padre del cantautore Francesco) era un bibliotecario di razza e in quel periodo ricopriva il ruolo di Soprintendente Bibliografico per l’Abruzzo e il Molise. A lui si deve la creazione di un “catalogo unico abruzzese e molisano”, che vide un importante lavoro di coordinamento tra le biblioteche delle due regioni, e il sostegno all’amico Raffaele Aurini per la pubblicazione dell’imponente Dizionario bibliografico della gente d’Abruzzo (cfr. Lucio De Marcellis, Ricordo di Giorgio De Gregori, in “Notizie dalla Delfico”, n. 1-3, 2003).

Dei libri donati, di cui Giannangeli fa un’attenta descrizione, citiamo alcuni titoli: i due volumi della Nuova narrativa italiana (Guanda, 1958), a cura di Giacinto Spagnoletti, in cui “si possono leggere due racconti di abruzzesi, i quali non sono conosciuti per quel che meriterebbero nella loro regione: La luna nuova di Ennio Flaiano e Il cimitero cinese dell’orsognese Mario Pomilio”; Poesia italiana del dopoguerra (Schwarz, 1958) di Salvatore Quasimodo, “un volume con alto valore polemico e di aggiornamento” che ha il pregio di includere quei poeti “che hanno definitivamente rotto con la tradizionale Arcadia”; Storia della letteratura ceca e slovacca (1958) di Bruno Meriggi e Storia delle letterature della Scandinavia (1958) di Mario Gabrieli che rappresentano il “piano ambizioso”, da parte della Nuova Accademia Editrice, “di presentarci tutte le letterature del mondo”; Il pensiero pedagogico dell’illuminismo (Sansoni, 1958), a cura di Ernesto Lama, in cui “figurano pagine di due abruzzesi: Melchiorre Delfico di Leognano presso Teramo e Ferdinando Galiani di Chieti”.

L’articolo si conclude con una nota di auspicio oltre che di ringraziamento: “Siamo grati alla Sovrintendenza di Pescara che si è ricordata, questa volta con intelligenza e con gusto, della ancora povera Biblioteca di Sulmona e abbiamo ragione di augurarci che essa perseveri nella sua opera… missionaria!”

Questa donazione avvenne qualche mese prima del XII Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Biblioteche (Ancona, 19-23 ottobre 1959). Intervistato dal giornalista Guido Polidoro, il Segretario della Sezione abruzzese-molisana dell’A.I.B, Mario Zuccarini, pur riconoscendo gli importanti progressi raggiunti negli ultimi anni grazie allo “sforzo di tutte le Amministrazioni Provinciali, le quali hanno compreso le esigenze degli Istituti affidati alle loro cure, affiancando pienamente tutte le iniziative adottate dalla Soprintendenza”, ammetteva l’importanza di dedicarsi alla catalogazione collettiva regionale, quella inaugurata dal Prof. De Gregori, necessaria per “conoscere con esattezza tutto il patrimonio bibliografico esistente nelle cinque Biblioteche dei capoluoghi”.

L’articolo di Polidoro (La Biblioteca, nobile istituzione della Cultura / Si avverte la necessità di diffondere l’opera educatrice mediante il libro, in “Il Tempo”, 30 ottobre 1959) sottolinea come, in una regione “dove ancora è in atto una attiva lotta contro l’analfabetismo” e dove è “molto sentita l’urgente necessità di una profonda opera educatrice”, la Biblioteca debba riconquistare il suo ruolo di strumento formativo del cittadino, permettendo alla letteratura di essere ancora “uno degli svaghi più graditi e, nello stesso tempo, più utili della giornata”.

In un periodo come quello attuale in cui le Biblioteche abruzzesi versano in condizioni drammatiche, e non certo a causa delle chiusure imposte dalla recente pandemia (la CGIL denuncia il mancato utilizzo delle risorse stanziate nell’agosto scorso dal Consiglio regionale, come si legge nell’articolo: Biblioteche Abruzzo, Cgil su chiusura: “Amministrazione regionale intervenga”, in “Abruzzoweb.it”, 1° settembre 2021), si fa sempre più necessario che la “Publio Ovidio Nasone” di Sulmona riapra dopo oltre dieci anni di ingiustificata chiusura. Una tale indifferenza brucia più delle fiamme che cancellarono la storia riposta nelle carte di Alessandria.

Andrea Giampietro

5 Commenti su "Sulmona come Alessandria, appello per la riapertura della biblioteca comunale"

  1. Chiedo scusa, anche ai giornalisti odierni diciamo da Grizzly in giù, ma, non sarebbe necessario attuare e porre in atto una attiva lotta anche contro le tautologie ? Mi riferisco all’articolo del Tempo5 nel 1959 dove Polidoro sottolinea come in Abruzzi

    ” ancora è in atto una attiva lotta contro l’analfabetismo”.

    Cioè, un atto attivo, contro l’analfabetismo. Che letteratura!!

  2. Andrea Giampietro | 13 Settembre 2021 at 13:07 | Rispondi

    Non è attivo l’atto ma la lotta! La invito a leggere e a considerare con più attenzione quanto scritto. La sua mi sembra una precisazione inutile e tendenziosa.

    • Caro Andrea anche un orso Grizzly è un quadrupede a quatteo zampe come i cani nell’area di sgambamento.Io mi riferivo all’eleganza sbrigativa dell’articolo. Per evitare una ripetizione di risonanza tautologica6su poteva scrivere “è in corso” ” è in svolgimento
      ” etc.etc. Saluti.

  3. Caro Andrea anche un orso Grizzly è un quadrupede a quattro zampe come i cani nell’area di sgambamento.Io mi riferivo all’eleganza sbrigativa dell’articolo. Per evitare una ripetizione di risonanza tautologica si poteva scrivere “è in corso” ” è in svolgimento” etc.etc.

    Saluti.

  4. Caro Andrea anche un orso Grizzly è un quadrupede a quatteo zampe come i cani nell’area di sgambamento.Io mi riferivo all’eleganza sbrigativa dell’articolo. Per evitare una ripetizione di risonanza tautologica6su poteva scrivere “è in corso” ” è in svolgimento
    ” etc.etc. Saluti.

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