
È stato condannato a dieci mesi di reclusione Agostino Perni, detenuto del carcere di massima sicurezza di Sulmona sorpreso nel 2022 con un telefono dietro le sbarre nel corso di una retata effettuata dalla polizia penitenziaria. Ai baschi blu l’uomo si era giustificato spiegando che utilizzava il dispositivo esclusivamente per mettersi in contatto con la madre; tesi che non ha convinto il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Sulmona che al termine del processo celebrato con rito abbreviato lo ha condannato per accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione tra soggetti reclusi.
Ennesimo “spaccio” di telefoni dietro le sbarre che conferma l’attualità e la gravità di un problema la cui risoluzione è attesa entro la fine del 2025 quando l’intera struttura penitenziaria sarà schermata. Solo da gennaio, all’interno del carcere peligno, sono stati trovati una ventina di cellulari mentre lo scorso anno 110 di cui 40 nella maxi retata dello scorso dicembre.
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