I vigili urbani sono infatti intervenuti l’altro giorno a seguito delle segnalazioni di alcuni residenti che avevano notato come da tempo l’uomo in questione utilizzava come vasetto una caldarella da muratore, insomma un secchio nel quale defecava per poi svuotarne il contenuto dal balcone.

Scoperto dalla polizia municipale l’uomo si è giustificato dicendo di avere problemi nel raggiungere i servizi igienici della sua abitazione al piano di sotto e che insomma quando gli scappava doveva farla lì per poi concimare il giardino sotto casa.
Un’esigenza che era diventato un problema lungo la traversa di via XXV aprile dove risiede, con le immaginabili conseguenze igienico sanitarie del caso.
Come nel risveglio di Troisi e Benigni nel film “Non ci resta che piangere”, solo che questa non è Frittole e non siamo nel “mille quattrocento quasi mille cinque”.
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