Sulmona, occupazione di suolo pubblico “impossibile” in centro storico

“Ha vinto il Comune… ho deciso di rinunciare”. É uno sfogo quello di Marco Pacifico, titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento in corso Ovidio a Sulmona, che ai social affida la sua rabbia mista ad amarezza per una vicenda che lui stesso definisce “tragicomica”.

“Volevo fare la richiesta di occupazione del suolo pubblico per due fioriere posizionate davanti alla mia attività commerciale – spiega Pacifico – ma l’impresa si è rivelata più complessa di quanto mi aspettassi”. Infatti se fino all’anno scorso bastava presentare al Comune un documento compilato con i dati del richiedente allegando una piantina che indicasse la zona interessata dall’occupazione, oggi la procedura è completamente diversa. “Al Comune mi hanno detto che la domanda va fatta tramite il Suap – continua Marco Pacifico – e così mi sono recato allo sportello dove però non sono riuscito ad inoltrare la domanda”. Colpa forse della burocrazia che oggi richiede di allegare una piantina realizzata non più come prima, “quando si poteva fare anche a mano” ricorda Pacifico, ma tramite un software scaricabile dal sito del Comune dove, una volta presa la mappa di riferimento, indicare l’esatto spazio che si intende occupare. O, se si è poco avvezzi con la teconologia, incaricare un geometra.

“Per risolvere il problema – spiega Pacifico – io dovrei pagare 100 euro per un geometra oltre a 50 euro di spese e a due marche da bollo da 36 euro”. Centottanta euro solo per inoltrare la domanda ai quali vanno aggiunti 70 euro per l’occupazione di suolo pubblico. Un gioco che non vale la candela per Marco Pacifico che per non incorrere in una sanzione ha deciso di togliere le due fioriere nonostante, come dice dice lui stesso “abbellivano un po’ il corso”.

11 Commenti su "Sulmona, occupazione di suolo pubblico “impossibile” in centro storico"

  1. Come dargli torto? 😞

  2. Pamela Della Sabina | 30 Aprile 2025 at 15:19 | Rispondi

    Ha fatto bene, è impossibile!!per negligenza,per mancanza di volontà…boh!?
    Il decoro costa caro a Sulmona e poi parliamo di città turistica,di cultura….ma de Ke!!!
    La Soget costa caro e sono soldi che a Sulmona non si ammortizzano! Il turista passa, viene deviato a paesi limitrofi e a confertifici “amici” lasci perdere le fioriere!!!
    Quest’ anno,tra l altro è stata fatta il 17 aprile la 1* conferenza dei servizi per l occupazione,ma di cosa vogliamo parlare!!!

  3. Gianluca Lavalle | 30 Aprile 2025 at 15:42 | Rispondi

    Questo accade quando – come in Italia – spesso e volentieri si pongono i destini di una categoria (gli autonomi) nelle mani di un’altra (lascio a voi individuare quale).

    • Bisogna fare una istanza per fare togliere questa procedura.basti pensare che per occupare per poche ore il suolo pubblico con un furgone per fare un lavoro si paga comunque 86€ al suap e appena 6 € alla soget per l’ occupazione, e questo vale per tutta la citta’ non solo per il centro storico. Non c’è proporzione tra tassa, oblazione e servizio atteso

      • Confermo. A febbraio, per occupare 2 ore con un mezzo la strada davanti casa mia, ho dovuto spendere 86 € per il Suap, 6 € per Soget e i soldi per la consulenza di un geometra.

  4. Il comune dovrebbe sovvenzionare i commercianti che hanno ancora la volontà e il coraggio di tenere la saracinesca aperta in questa città …altro che tassa di occupazione di suolo pubblico !

  5. Il D.Lgs. 222/2016 e il D.Lgs. 59/2010 stabiliscono che tutte le istanze relative all’esercizio di attività produttive devono transitare esclusivamente per il SUAP, anche se poi coinvolgono altri uffici (urbanistica, polizia locale, ecc.).

    Il SUAP funge da interlocutore unico per l’impresa verso la pubblica amministrazione.

    Per quanto riguarda il caso specifico e (in parte bar e Dehors in generale) il ragazzo ha ragione, è più la spesa che l’impresa, ma la colpa è dello Stato per quanto riguarda i diritti SUAP da versare, il comune può (dovrebbe) minimizzare gli importi riguardanti esso stesso.

    • Esatto. È una norma dello stato ormai in vigore da 27 anni. Con il d lgs 112/1998. E tutto questo è nell’ottica della semplificazione dei procedimenti. Una volta tanto prendetevela con lo stato e non con il comune

  6. Il sulmonese non imparerà mai a non farsi male da solo.

  7. Tra l’altro per inviare la pratica il costo per i diritti di segreteria è di 100€ , i tempi per evaderla sono di mesi ….tra rimbalzo di Comune, vigili urbani e, infine Sogwt! L’ unica conferenza dei servizi è del 17 aprile di alcune pratiche! La prossima ci sarà a giugno prima delle ferie dell’ impegata del comune?

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