Svuotata Rianimazione, la Casini: “Sulmona ‘sporcata’ per sostenere la rete Covid regionale”. Altri 80 contagi

Sono parole estremamente dure quelle che usa la sindaca di Sulmona Annamaria Casini che in un post su Facebook questa sera ha stigmatizzato la decisione della Asl di trasformare la terapia intensiva dell’Annunziata in centro Covid. La decisione, che era stata in qualche modo anticipata dal presidente Marsilio l’altro giorno con l’annuncio di considerare anche Sulmona ospedale Covid, è stata resa operativa da questa sera con lo svuotamento del reparto dalle degenze ordinarie e la destinazione degli otto posti di terapia intensiva (di cui uno a pressione negativa) a pazienti Covid.

“La storia si ripete, senza vergogna – esordisce la sindaca -. Dopo un intero pomeriggio in cui i sindaci hanno chiesto al direttore generale soluzioni per i pazienti Covid del territorio i nostri pazienti di rianimazione trasferiti ad Avezzano e qui pazienti di fuori provincia. Mentre i nostri cittadini sono nel pretriage e non trovano collocazione negli altri ospedali”.

Il copione è quello di marzo scorso, quando per il ricovero del primo paziente Covid a Sulmona la sindaca e la consigliera regionale Marianna Scoccia chiamarono i carabinieri per fermare l’operazione, aprendo nei fatti uno scontro con i vertici regionali di cui la città e il territorio stanno ancora pagando le conseguenze.

“Oltre il danno la beffa – continua la Casini -. Un film già visto. Ancora come otto mesi fa. Cosa verrà a dirci il presidente Marsilio lunedì ? Dieci milioni investiti per la rete Covid a Pescara e L’Aquila, le briciole a Sulmona ma la nostra Terapia Intensiva ancora una volta ‘sporcata’ per sostenere la rete Covid Regionale. Ecco la dimostrazione concreta della considerazione che ha questo territorio e della incapacità a gestire questa emergenza”.

Con quel termine “sporcata” che seppur messo tra virgolette, suona di una violenza e gravità inaudite. Perché se fa bene la sindaca a chiedere garanzie per i pazienti del territorio, per i loro ricoveri e le loro cure, altrettanto giusto è riconoscere piena dignità a tutti i malati, anche quelli che vengono da fuori. Anche perchè se quel termine “sporcato” aveva un senso a marzo, quando cioè sul territorio non c’erano ancora casi o comunque i casi di Covid erano pochi, oggi non si può dire altrettanto: il Centro Abruzzo ha superato infatti i seicento casi attualmente positivi, con ben 80 nuovi positivi oggi (nuovo record) che fanno salire il numero dei malati a 618.

4 Commenti su "Svuotata Rianimazione, la Casini: “Sulmona ‘sporcata’ per sostenere la rete Covid regionale”. Altri 80 contagi"

  1. sindaco mi fa sentire in imbarazzo come cittadino di questa città e anche dell’umanità

  2. . La situazione è molto complessa e grave occorre cooperazione ricordatevi che fate parte di una provincia non siete una unità a se’ stante.

  3. Mi piacerebbe sapere da qualche illuminato dove lo metterebbero in paziente che non ha il covi ma ha bisogno di quella terapia….

  4. che poi che caxxo centra la Scoccia con Sulmona?….a già ora ricordo, è sindaco di un comune di 1000 abitanti e parla come un Ministro della Salute….mah…

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