Tagli al Masterplan per le autostrade, a rischio i fondi per l’Abbazia Celestiniana

Quei fondi Sviluppo e Coesione sottratti al Masterplan, per la manutenzione straordinaria delle autostrade A24 e A25, potrebbero mettere in serio pericolo il progetto Spirito d’Abruzzo dell’Abbazia di Santo Spirito al Morrone. Fare due più due non è così difficile e le parole di Cristina Gerardis, ex manager della Regione Abruzzo, nello specificare che non saranno toccati i progetti in cui insiste già una “obbligazione giuridicamente vincolante” fa tremare un po’ le gambe perchè l’iter dell’Abbazia non è poi così avanti. A sottolinearlo è l’ex presidente del Parco Nazionale della Majella Franco Iezzi, promotore del progetto. Qualche giorno fa era stata sottoscritta una convenzione tra Regione, Mibact e Comune di Sulmona, una firma che aveva fatto tirare un sospiro di sollievo, quello si, perchè in tanti nel valore dell’Abbazia credono. Metri quadrati su metri quadrati inutilizzati e ancora da sistemare. Eppure quella convenzione pare non possa essere equiparata ad una “obbligazione giuridicamente vincolante”. Ciò mette a rischio quei 12milioni di euro ad essa destinati.

Per “obbligazione giuridicamente vincolante” si intende  l’aver avviato gare d’appalto o aver proceduto ad un impegno di spesa, un contratto e così via. “Cioè, in altre parole, la procedura non è andata abbastanza avanti da determinare impegni che non consentono di tornare indietro (per esempio gara d’appalto, conseguente aggiudicazione, firma del contratto etc. )- spiega Iezzi- . Ci sono voluti ben due anni perché si arrivasse alla firma (nei giorni scorsi) di un semplice ‘accordo’ ( celebrato con eccessiva enfasi) tra Comune, Mibact e Regione che però si limita a disciplinare i ruoli e i rapporti tra questi Enti, senza rappresentare quindi una concreta obbligazione giuridica”. Per l’ex presidente una soluzione c’è “Ma bisogna agire subito con determinazione, competenza e un forte impegno di tutti, nelle sedi adatte, con argomenti mirati. Naturalmente questa fase dovrà essere gestita tenendo fuori chi ha la responsabilità di aver fatto trascorrere due anni senza concludere nulla (Gerosolimo, cui va riconosciuto il merito di aver portato avanti il progetto è di averlo fatto finanziare, vada in fondo e ci dica perché è stato perso inutilmente tanto tempo e di chi è la responsabilità)”.

A riguardo ieri è intervenuto anche il consigliere regionale Andrea Gerosolimo: “Non possiamo correre il rischio che queste risorse vengano utilizzate per l’emergenza di Genova e per la messa in sicurezza della A24/A25. Genova e le nostre autostrade rappresentano indubbiamente una priorità ma il Governo ha il dovere di reperire le risorse altrove (sopratutto ha il dovere di chiederle ai titolari delle convenzioni). Altrimenti per la nostra Regione ci sarebbe oltre al danno (autostrade insicure) la beffa (perdita di importanti finanziamenti)”.

“Sto cercando di parlare con il Mibact che ha la proprietà del bene e la gestione delle risorse economiche- dichiara il sindaco di Sulmona Annamaria Casini-. Penso che non ci saranno problemi, ma dobbiamo essere guardinghi perchè si rischia che la messa in sicurezza del territorio la paghino i cittadini”. Fino ad ora, dunque, non ci sono state comunicazioni che possano far pensare al peggio: “l’iter è partito- conclude la prima cittadina-, mi metterò al lavoro fin da oggi per capire”.

Simona Pace

4 Commenti su "Tagli al Masterplan per le autostrade, a rischio i fondi per l’Abbazia Celestiniana"

  1. Insomma è proprio il caso di dire che è iniziato il gioco delle tre campanelle…ci hanno fatto vedere la pallina diverse volte…ora resta da capire di chi è la mano lesta e quanti e quali sono i compari ( tra finti sfidanti e pali). Di sicuro si è capito chi è il povero sprovveduto che rischia la beffa.

  2. Da una parte deve pendere l’asino. Toto è stato direttamente e indirettamente la tassa più altra che l’abruzzo e gli abruzzesi han dovuto pagare negli anni e che ha limitato il libero spostamento di persone e merci nella nostra regione. Nonché il suo sviluppo. Grazie ai governi regionali, materassi delle nonne e comparaggi di nozze vari… Questo che accade oggi ne è una diretta conseguenza. Possiamo prendercela solo con i personaggi coinvolti ed i relativi partiti, non solo il PD, che han governato in quel mentre. Speriamo le cose di questo genere finiscano. Altrimenti chi deve mangiare mangerà sempre, ma siamo noi poi a prendere le fregature – sempre. Come si vede. I soldi ci sono sempre quando si vuole che ci siano, per tutte le cose che si vuole. Fossero anche cose inutili ai più. Lo abbiamo visto. Spendiamoli per il bene allora, per mantenere e migliorare quel che abbiamo e non per fare opere inutili. tra le quali campi da sci, urbanizzazione, biomasse e taglio dei boschi pagati con le tasse della gente.

  3. bene, percorsi virtuosi raccontano i politicialtroni,piu’degli amministratori incapaci,inconcludenti, campioni solo di chiacchiere,annunci,comunicati….i partiti,i politici hanno occupato lo Stato ,le Istituzioni,controllano tutto….la partitocrazia il nostro male maggiore,o no?

  4. Aldo Tassinari | 8 Ottobre 2018 at 20:00 | Rispondi

    i consiglieri ormai sono decaduti…oscurateli anche dalle notizie che forse è meglio….

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