Tari dimezzata, arrivano gli aiuti dello Stato

Ammonta a circa 120mila euro la quota assegnata dal governo al Comune di Sulmona per garantire la riduzione della Tari alle utenze non domestiche. Si tratta in pratica di circa il 50% del gettito derivante dalle attività economiche (276mila euro) che sono state danneggiate dai diversi lockdown che si sono susseguiti anche nel 2021 e che non hanno permesso a tante attività di poter produrre reddito, ma anche rifiuti. Quindi una riduzione più che giusta e non solo un aiuto per l’emergenza.

La delibera fatta dalla giunta comunale dovrà essere approvata entro il 31 luglio dal consiglio comunale e prevede una differenziazione delle riduzioni in base al tipo di attività (e ai loro codici Ateco), intervenendo in modo diverso sulla quota fissa e quella variabile della tassa sui rifiuti.

Le agevolazioni saranno riconosciute direttamente in bolletta che sarà divisa in tre rate con scadenza il 30 settembre (per il 30%), il 16 novembre (seconda rata) e il 16 dicembre (il saldo).

In realtà la quota finanziata dallo Stato è di 136mila euro e il Comune ha previsto altri 60mila euro per coprire nella misura del 50% le agevolazioni anche ai magazzini collegati alle attività “nonché per eventuali aumenti tariffari”, perché in verità non avendo approvato il Pef la tariffa su cui sono state calcolate le agevolazioni sono quelle del 2019.

La parte più consistente la incasseranno musei, biblioteche, scuole, associazioni e luoghi di culto: 33mila euro che rappresentano la metà del gettito sia in quota fissa che in quota variabile. Per cinema e teatro 68 euro ovvero 50% di quota fissa e variabile, così come, per campeggi e impianti sportivi (6,6mila euro), poco meno di 6mila euro a alberghi con ristorante (a cui sarà riconosciuto solo il 50% della quota variabile) e 8,7mila a quelli senza ristorante (entrambe le quote). Ai negozi di abbigliamento, calzature, librerie, cartolerie, ferramenta etc andranno 15,5mila euro che corrispondono al 20% della quota variabile, mentre meno di mille euro a filatelie, tessuti, tappeti, antiquari, venditori di cappelli e ombrelli (50% del variabile). La quota variabile sarà dimezzata anche a parrucchieri, barbieri ed estetisti che avranno una copertura di 5,5mila euro in tutto mentre si fermano a 4,3mila euro (sempre al 50% del variabile) gli artigiani come falegnami, idraulici, fabbri ed elettricisti. Circa 5,3mila euro andranno poi a carrozzerie e autofficine (50% del variabile) e 7,6mila euro ad artigiani con produzioni specifiche (30% del variabile).

La ristorazione, che è stata tra le più colpite dal lockdown, avrà una copertura di 15mila euro, pari al 30% della quota varibile, a cui si aggiungono (sempre al 30%) birrerie e amburgherie con 670 euro e bar, caffè e pasticcerie con 7,7mila euro. Chiudono la lista degli aiuti discoteche e night club con 3,5mila euro (il 50% del fisso e del variabile).

E’ un primo passo che, si augura lo stesso Comune, potrà con l’arrivo di nuovi auspicati fondi, estendersi anche alle utenze domestiche che, per il momento, però, restano fuori, in attesa di conoscere di quanto sarà l’aumento delle tariffe stesse.

2 Commenti su "Tari dimezzata, arrivano gli aiuti dello Stato"

  1. La birra…

  2. Lupus in fabula | 23 Luglio 2021 at 08:41 | Rispondi

    https://media.smau.it/x-exhibition/upload/multimedia/pdf/2016/05/27/Smau_BO16_Fabriano.pdf
    …e da noi quanti decenni ancora devono passare per provare a realizzare un sistema innovativo in merito alla raccolta dei Rifiuti?
    Quanti altri soldi ci devono “ sfilare” ancora dalle tasche per foraggiare e alimentare questa giostra orgiastica di pattumopoli messa in piedi nella Valle dei Peligni?

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