Tassa idraulica, Pettorano si ribella al Consorzio bonifica

Il contributo di bonifica imposto dal Consorzio Bacino Aterno-Sagittario è la goccia che fa traboccare il vaso, tanto per rimanere nel campo dell’irrigazione. Un’emissione diretta delle cartelle, che obbliga i cittadini a ricorsi che non tutti sanno o possono gestire. Il contributo di bonifica, che tutti, nessuno escluso, sono tenuti a pagare, è destinato alla copertura delle spese, iscritte nel Bilancio di previsione 2025, relative alla gestione delle infrastrutture idrauliche e di bonifica, rappresentate dal reticolo idrico minore e dagli invasi.

Un contributo composto da due voci. La prima, quella relativa al contributo irriguo, che grava esclusivamente sui proprietari dei terreni agricoli. Una tassa per la gestione dell’irrigazione, per farla breve. La seconda, invece, colpisce tutti i cittadini proprietari di un fabbricato extra agricolo che ricade all’interno del territorio del consorzio. Si chiama contributo idraulico, ma potrebbe essere tranquillamente ribattezzata IMU. Una tassa posta a carico sia dei proprietari dei terreni agricoli che dei proprietari dei fabbricati ed altre aree extra-agricole. Alla quota variabile del contributo idraulico, inoltre, si aggiunge una quota fissa di 10,00 euro per ciascun consorziato a copertura dei costi di struttura e amministrativi.

Cartelle che il Consorzio ha già provveduto a spedire, per incassare entro fine 2025 circa due milioni di euro, di cui oltre un milione dagli abitanti della Valle Peligna, vista l’esenzione della Valle del Tirino e di buona parte dei Comuni compresi nella Valle dell’Aterno.

A farsi sentire, tra le istituzioni peligne, è il sindaco di Pettorano sul Gizio, Antonio Carrara. “Come è stato intollerabile in passato l’ampliamento del perimetro di contribuenza per incassare più tributi – tuona -, lo è altrettanto oggi se si ricorre ai fabbricati e a un curioso contributo per un catasto consorziale. Il principio di fondo per applicare il tributo è quello di dimostrare il beneficio derivato agli immobili dall’azione del Consorzio”.

A Pettorano, ricorda il primo cittadino, negli anni Novanta ci fu una strenua opposizione, passata dal Comune al tribunale, proprio contro il Consorzio, colpevole di aver imposto il tributo anche ai terreni di montagna. Una causa vinta, in quanto il Consorzio non fu in grado di dimostrare i benefici arretrati. Corsi e ricorsi storici che potrebbero tamponare le perdite, che siano idrauliche o dei liquidi nei conti bancari dei cittadini.

8 Commenti su "Tassa idraulica, Pettorano si ribella al Consorzio bonifica"

  1. Quesito per esperti | 25 Aprile 2025 at 15:40 | Rispondi

    Ma il Vice Presidente del consorzio, non fa parte dell’amministrazione Camunale di Pettorano Sul Gizio? O ricordo male?
    Fa parte anche di un Coperativa che collabora con il Comune? O mi hanno riferito male?
    Per capire, non esistono incompatibilità? Chiedo a Voi esperti, io sono un novello. Sottolineo che non sono a conoscenza della veridicità di questi 3 incarichi. Qualcuno potrebbe chiarirmi le idee? Grazie mille.

    • Non esistono incompatibilità.
      La carica di consigliere comunale non è incompatibile con quella di dipendente di una cooperativa che ha un appalto con il comune.

      • Inopportunità politica | 26 Aprile 2025 at 16:44 | Rispondi

        Se non dovesse esistere incompatibilità, ma non ne siamo così convinti. Credo che l’inopportunità politica sia sotto gli occhi di tutti

  2. Dimissioni se così fosse | 25 Aprile 2025 at 16:20 | Rispondi

    Se così fosse perché non si dimette dal consigliere comunale?
    E perché nessuno eccepisce su queste incompatibilità? Credo vada informato il Prefetto

    • Nessuno eccepisce l incompatibilità perché non esiste.
      Basta consultare i pareri del Ministero dell Interno in proposito.

  3. Antonio Carrara 499 voti. Pasquale Franciosa (70 voti), Augusto De Panfilis (17), Stefano D’Amico (81), Alessio De Panfilis (58), Fabio Del Monaco (86), Giovanni Marzuolo (95), Simona Schiappa (37) Alessio Imperatore (201). Amerigo Volpe (59), Alba Castorani (54).

    Queste sono le preferenze, la prossima volta rivotate

  4. Cosa c’entrano le preferenze con le incompatibilità? A Sulmona 2 consiglieri dell’ASP2 si sono dimesso per poter partecipare alle prossime Elezioni Comunali (incompatibilità).

  5. Era semplicemente per ricordare chi non ha, se fosse vero, portato nelle sedi competenti le incompatibilità eventuali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*