Tasso di positività oltre il 14%. Nuove linee direttive per il contagio nelle carceri

I guariti mettono la freccia nel bollettino odierno diramato dalla Regione Abruzzo in merito alla situazione pandemica della regione. Sono 2.263 le nuove guarigioni, con 2.079 nuovi contagi a far da contrappeso. Un lievissimo miglioramento, che purtroppo non cancella con un colpo di spugna le vittime che il virus continua a mietere. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 3 nuovi casi (di età compresa tra 57 e 94 anni, 1 in provincia di Chieti e 2 in provincia dell’Aquila) e sale a 3.123.

Attualmente in Abruzzo ci sono 42.518 positivi (-189 rispetto a ieri). Di questi 314 pazienti (+2 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 13 (-1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 42191 (-190 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 3.666 tamponi molecolari (2.204.124 in totale dall’inizio dell’emergenza) e 10.769 test antigenici (3.342.188). Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 14.40%.

Del totale dei casi positivi, 71.243 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+359 rispetto a ieri), 91.667 in provincia di Chieti (+618), 75.945 in provincia di Pescara (+457), 82.940 in provincia di Teramo (+523), 6.913 fuori regione (+39) e 2.070 (+81) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

La fine dello stato d’emergenza non porta comunque ad abbassare la guardia. Con un’ordinanza regionale l’Abruzzo ha aggiornato le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Coronavirus nell’ambito delle strutture penitenziarie e dei servizi territoriali afferenti alla giustizia minorile. Le nuove linee d’indirizzo prevedono che tutti i minori/giovani adulti che devono essere istituzionalizzati, dovranno preventivamente essere sottoposti a tampone antigenico rapido e periodo di isolamento di 5 giorni.

Tutti i detenuti (o internati) “nuovi giunti” provenienti dalla libertà dovranno essere sottoposti a tampone antigenico rapido durante la visita medica di primo ingresso e successivamente posti in regime di isolamento precauzionale, in stanza singola per 5 giorni. Nel caso in cui provengano dalla libertà, nella stessa giornata, più detenuti gli stessi potranno essere isolati con la modalità “dell’isolamento di coorte” nella stessa stanza, ad eccezione dei detenuti portatori di patologie tali da configurare uno stato di “particolare fragilità” (portatore di patologie croniche che inducono grave compromissione del sistema immunitario) per il quale, o per i quali il medico che esegue la vista medica di primo ingresso, indicherà la misura dell’isolamento sanitario in stanza singola. Durante il periodo di isolamento dovranno essere monitorati la temperatura corporea ed eventuali ulteriori segni e sintomi. Tali dati vanno riportati su apposita scheda di monitoraggio. Le procedure di isolamento devono essere effettuate negli idonei spazi individuati dall’Amministrazione penitenziaria all’interno di ciascun Istituto penitenziario e in “sezione dedicata” individuata da PRAP Lazio-Abruzzo-Molise in uno degli istituti penitenziari della regione. Durante il periodo di isolamento i detenuti dovranno utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale facciali filtranti. In caso di preliminare test antigenico rapido negativo e, in seguito, al termine del previsto periodo di isolamento di 5 giorni, il nuovo giunto è sottoposto a test molecolare. All’esito negativo del test si procede all’ammissione a vita in comune.

In caso di test antigenico rapido positivo si prosegue secondo il percorso Covid stabilito, il quale varierà la gestione del paziente in base alla sua sintomatologia. Tutti i detenuti che rientrano nella struttura penitenziaria a seguito di permesso, licenza o altro motivo di giustizia, dovranno essere sottoposti alla stessa procedura individuata per i detenuti nuovi giunti. Il detenuto proveniente da altro Istituto potrà essere accettato nella struttura penitenziaria di destinazione all’esito negativo di test molecolare eseguito nelle 48h precedenti il trasferimento, con evidenza documentata del referto nella cartella clinica. In tal caso il detenuto/internato sarà immesso direttamente a vita in comune. Tutti i detenuti che rientrano nella struttura penitenziaria da lavoro esterno giornaliero, semilibertà,
strutture ospedaliere per motivi di salute e aule giudiziarie per motivi di giustizia, al rientro in istituto sono collocati
direttamente a vita in comune.

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