Teatro D’Andrea, il rilancio di Informart riparte con la nuova stagione

Gli spettacoli sono dieci, provenienti da tutta Italia, un po’ per tutti i target, un po’ per tutti i gusti. Riparte dalla stagione 2019 il rilancio del teatro comunale D’Andrea di Pratola Peligna la cui programmazione è stata presentata oggi. Si parte dai ragazzi, il primo omaggio è a loro “Che sono il seme del futuro” spiega il neo direttore artistico Patrizio Maria D’Artista. Un occhio di riguardo quindi per i più piccoli che nella stagione troveranno altri due spettacoli, parte di un calendario che prevede anche teatro in prosa e musicale diviso in due sezioni: gennaio-aprile e poi da ottobre.

L’affidamento all’associazione culturale Informart da parte dell’amministrazione è quindi definito anche per il secondo anno perchè “Hanno dimostrato qualità e sensibilità per la cultura” ha spiegato il vicesindaco Nunzio Tarantelli nel descrivere quella “bomboniera” del D’Andrea dove si punta, e già in parte si sta facendo, a fare un centro di aggregazione culturale poliedrico. Ecco quindi i laboratori teatrali, “anni accademici”, curati dal regista e attore Mario Massari. Sono già all’attivo corsi per adolescenti e adulti. E poi l’invito dell’amministrazione è stato quello di aprirsi alle realtà locali, al territorio. Invito già accettato da Informart nello scegliere proprio D’Artista. Ed è quest’ultimo che puntualizza la necessità di una maggiore territorialità, di una rete dei luoghi della cultura. Non a caso gli spettacoli pratolani non coincidono con la stagione del Caniglia, né teatrale né della Camerata Musicale, ma si incastra alla loro. Insomma “la cultura deve essere a servizio del territorio” prosegue D’Artista senza negare la difficoltà nel comprendere il binomio cultura-economia, ai più ancora difficile da digerire. Eppure “non viene intesa la proprietà della cultura di essere un indotto economico” aggiunge. Economia reale, insomma, che paga servizi e attività dietro l’angolo grazie alle compagnie e al pubblico che gravita attorno al sistema teatro, in questo caso, e cultura in senso più ampio.

Uno sforzo il rilancio “ma pieno di soddisfazioni -per la presidente Informart Beatrice Terrafina-. Ci sono state diverse difficoltà nel farci conoscere- spiega- ma siamo contenti della risposta del pubblico, puntiamo all’incremento grazie anche alla nuova impronta di quest’anno”. “Piano piano lo stiamo risollevando- gli fa eco il marito e direttore Silvio Formichetti-, questa stagione si presenterà più ricca”. Parte così il “secondo anno di avventura” per il gioiellino pratolano al supporto del quale è necessaria anche una certa responsabilità da parte dei cittadini, “impegno e partecipazione per difendere la cultura- evidenzia D’Artista-. Il teatro impone sforzo e sacrificio per accendere le luci, per alzare il sipario”.

La programmazione prevede per la prima parte della stagione: La Sirenetta (20 gennaio) di Hans Christian Andersen, Coppia aperta quasi spalancata (10 febbraio) di Dario Fo e Franca rame, Aspettando Godot (21 febbraio) di samuel Beckett, L’amore ai tempi dell’Ikea (10 marzo) di Rafafele Latagliata, Piccoli crimini coniugali (31 marzo) di Eric-Emmanuel Schmitt, Mu Lan e il drago (14 aprile) tratto dalle storie dell’antica Cina. La seconda, con date ancora da definire, vedrà in scena: Buona sera dottor Nistico’ di Antonio Del Giudice, Gl’innamorati di Carlo Goldoni, Terra Nostra di Agnese Fallongo, Aladino curato da Pietro Becattini.

 

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