Tenta di uccidersi in carcere per la quarta volta, esposto per istigazione al suicidio

La videochiamata dal carcere di Castrogno allenta un po’ la tensione in via Albanese, una strada di confine tra Sulmona e Pettorano sul Gizio: un altro giorno è passato senza conseguenze. “Ma da un momento all’altro potrebbe succedere di nuovo – spiega Luigi Di Rosa – perché la mia compagna è instabile e malata ed ogni giorno perso è un giorno in più di rischio”.

Dora Spinelli, 48 anni, meno di dieci giorni fa ha tentato per la quarta volta in un anno il suicidio dietro le sbarre: si è impiccata nel bagno della sua cella, salvata in extremis da una agente che ha tagliato la corda. Ci aveva già provato a febbraio scorso, a luglio e a giugno del 2022.

Il 22 a notte quando ha saputo che la sua udienza, prevista per il giorno dopo, per la revisione della misura cautelare con un piano terapeutico domiciliare, non sarebbe stata discussa perché la relazione medica non era stata trasmessa in tempo al giudice, non ha retto. E ha provato ancora una volta ad uccidersi.

Un altro mese e più senza sapere se poter uscire, se potersi curare.

“Non si gioca così con la vita delle persone – continua il compagno – Dora è in carcere per essere rieducata, non per morire. Non chiedo la grazia, ma che siano riconosciuti i suoi diritti costituzionali: se non è nelle condizioni di stare in carcere perché malata, ha diritto a scontare una pena alternativa e farsi curare”.

Per questo Di Rosa ieri ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Sulmona, nel quale chiede di verificare se ricorrono le ipotesi di istigazione al suicidio e omissione di atti di ufficio. “Non voglio che sia troppo tardi – continua – voglio che rientri a casa viva, non morta”.

Che abbia bisogno di aiuto e un’assistenza adeguata, d’altronde, lo certifica lo psichiatra nella sua relazione allegata all’istanza presentata dall’avvocato, Giovanni Autiero, al tribunale di Sorveglianza: “Le proposte terapeutiche psichiatriche e psicologiche date dalla Medicina penitenziaria della Casa circondariale di Teramo sono inconsistenti, inefficaci e non adeguate al caso – scrive lo specialista, Massimo Tardio -. Le visite psichiatriche non hanno l’adeguata cadenza periodica che necessita e non incidono positivamente sul suo andamento clinico. Dagli appunti si rileva la dimostrazione della mancata presa in carico della paziente”.

Nessuno la cura, insomma, non come si dovrebbe: un piano terapeutico personalizzato per la sua depressione e le sue condizioni psichiche. Né la prospettiva può essere quella di aspettare il fine pena, perché la Spinelli, già da quattro anni e mezzo detenuta, deve scontare ancora nove anni di carcere: una pena lunga, accumulata per una serie di furti di cui è stata riconosciuta responsabile nel corso degli anni.

“Non ha ucciso nessuno – aggiunge il suo compagno – non è giusto, né giustizia, che ora il carcere uccida lei”.

9 Commenti su "Tenta di uccidersi in carcere per la quarta volta, esposto per istigazione al suicidio"

  1. bene,milioni di persone oneste,attente al rispetto delle regole,doveri e diritti, non ricevono i previsti servizi essenziali (Costituzione Italiana) sospesi quelli primari,non erogati i secondari,in pratica servizi inadeguati,insufficienti,inidonei,inabili,gli specialisti che dicono? Per i Diritti dei milioni di pazienti con gravi patologie e che non ricevono cure adeguate,lasciati da soli,abbandonati al proprio destino ? Gli specialisti che dicono? Tutti nelle Procure,milioni di esposti,e basta,o no?

  2. Sulmona al centro | 1 Giugno 2023 at 07:21 | Rispondi

    Questo succede alla povera gente,in carcere ormai perlopiù c’è chi non ha santi in paradiso, come la detenuta in questione

  3. tutti uniti per sulmona | 1 Giugno 2023 at 08:35 | Rispondi

    il carcere è duro, la giustizia è imparziale. le persone devono scegliere la via giusta e non confidare in altro. speriamo sia tutto ok.

  4. La legge è uguale per tutti

  5. Purtroppo la gente tenta il suicidio ovunque.. E ci riesce.. Non credo che dipende da dove stai.. Prima o poi se vuoi lo fai lo stesso..

  6. Come stavano e stanno i soggetti passivi dei suoi atti delinquenziali (ripetuti)?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*