La banda del pacco è tornata in città, a distanza di tre mesi circa. Ed è tornata sui suoi passi, telefonando oggi ad un’anziana ottantottenne di Sulmona che era già rimasta vittima dei malviventi ad aprile. Questa volta però l’anziana non ha ceduto alla richiesta di 3500 euro, che sarebbero serviti per soccorrere il nipote che si sarebbe trovato in difficoltà in Francia. Una telefonata piena di dettagli e, ancora una volta, eseguita con perfetto tempismo, approfittando cioè che la vittima fosse sola in casa.
La donna ha subito riagganciato la cornetta, ma, come da copione, non ha potuto subito avvertire i carabinieri perché il telefono le è stato isolato.
Il tempo di sbloccarlo e quindi l’allerta data alle forze dell’ordine: i carabinieri stanno ora perlustrando la zona alla ricerca di persone sospette. Ad aiutarli anche le immagini di sorveglianza delle videocamere che sono state installate nel condominio, proprio al fine di monitorare movimenti sospetti.
La banda, infatti, non si muove a caso, ma esegue verosimilmente degli appostamenti per studiare punti di debolezza delle vittime.
L’avviso è quello di fare molta attenzione, perché la tecnica della banda è di solito quella “a strascico”, cioè più potenziali vittime da colpire con la speranza che qualcuno cada nella rete.
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