Testi ammuffiti: il tesoro della biblioteca comunale va a Bologna

Ci sono voluti quattordici anni e un cantiere finalmente aperto, perché qualcuno mettesse mano all’immenso patrimonio librario della biblioteca comunale di Sulmona. Ieri, così, una ditta specializzata di Bologna, la Frati e Livi, ha cominciato le operazioni per portare via quasi duemilasettecento testi pregiati, tra cui alcune cinquecentine di Ovidio, dalla sala lignea annessa all’edificio del liceo classico Ovidio di piazza XX settembre. Solo una parte, in realtà, del patrimonio custodito nella biblioteca chiusa dall’aprile del 2009; la parte di maggior valore che ha bisogno di un’operazione di emergenza per la rimozione della muffa che si è creata in tanto tempo di abbandono. Un tesoro che ha stupito anche la soprintendenza archivistica e bibliografica e che con troppa superficialità è stato esposto per tanti anni alle intemperie e al rischio di furti (con un paio di intrusioni che si sono registrate negli anni). Per il prelievo ci vorrà qualche giorno, mentre per la “cura” almeno un paio di mesi. Tempo necessario alla ditta appaltatrice dei lavori, la Salvatore e Di Meo, per eseguire i lavori di adeguamento sismico nei locali della biblioteca dove poi riportare i testi.

Il resto dei libri, giudicati di minor valore, resterà invece nell’edificio, opportunatamente imballati e in attesa di essere catalogati nuovamente in vista della riapertura della struttura. Riapertura che, nonostante l’imprevisto dell’amianto trovato nel tetto e che comporterà una variante ai lavori, dovrebbe tornare fruibile a primavera, con l’obiettivo, ribadito ieri in un incontro tra il sindaco e gli studenti del classico, di celebrare almeno gli esami di Stato nel 2024 nella sede storica del liceo.

Liceo dove, però, ci sono ancora i mobili che dovevano essere traslocati a settembre, ma che resteranno dove sono nonostante fosse stata stanziata una cifra apposita: la mancanza di un deposito, infatti, ha convinto gli addetti e il Comune a spostare quel che è rimasto nella scuola da un’aula all’altra man mano che si fanno i lavori.

Per chiudere il cerchio, come già detto, occorrerà poi il semaforo verde per il secondo lotto dei lavori, quelli cioè che saranno finanziati dalla Provincia per 1,5 milioni di euro che serviranno alla sostituzione dei servizi igienici e degli impianti. Anche qui, si tratterà di far combaciare i tempi della burocrazia con le esigenze degli studenti che da tre generazioni chiedono di tornare nella loro scuola.

3 Commenti su "Testi ammuffiti: il tesoro della biblioteca comunale va a Bologna"

  1. pincopallino | 29 Marzo 2023 at 07:20 | Rispondi

    questa è una brutta notizia!
    ci hanno chiuso la nuova biblioteca, dalla vecchia non hanno nemmeno spostato i libri fino a farli ‘mangiare’ dalle muffe, compresi testi del ns Ovidio (ma poi non dovevamo avere un museo dedicato? almeno per il bimellinario!?)
    la farsa della bibblioteca dentro l’inps che poi viene declassata a struttura semplice…
    scuole fatiscenti… qualcuna nemmeno accatastata
    e poi lottiamo x Sulmona capitale della cultura!!!
    la scuola di via Mazzini potrebbe diventare una splendita biblioteca… ah no! mo ci va il comune e non se ne andra mai più!
    e la caserma? non può diventare biblioteca dicasi centro servizi culturali?
    amministrazione di Sulmona basta sempre a litigare, pensate alla Città!

  2. Che vergogna !!!

  3. Inetti!

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