Torna Frantolio, tra buoni propositi e lacune da colmare

L’olio extravergine d’oliva peligno torna protagonista della dodicesima edizione di Frantolio, il concorso del “Buon olio peligno” nella sua variante Rustica e Gentile, piccante, amara ma capace di note fruttate. Nella sala convegni del Comune di Raiano in piazzale Sant’Onofrio, l’evento inizierà alle ore 16 con i saluti istituzionali e delle associazioni di categoria a precedere quello che sarà il cuore della manifestazione: la premiazione del migliore. Si parlerà della tutela e della valorizzazione dei paesaggi olivicoli, della varietà come elemento strategico e valorizzazione per la difesa di questo patrimonio, delle aggregazioni fondiarie in agricoltura e delle malattie dell’olivo, frutto di un monitoraggio della mosca in Valle Peligna svolto in collaborazione con l’istituto agrario Serpieri di Pratola Peligna. Scuola sempre più coinvolto nelle attività e con la quale si è in fase di attuazione di un’altra convenzione per l’alternanza scuola lavoro.

Ma la presentazione di oggi alla stampa è stata anche l’occasione per fare il punto su ciò che nel settore deve essere ancora fatto. A partire dalla formazione di un ente che possa sostituirsi alla mancanza dell’Arssa, lacuna che in parte sta colmando l’associazione Rustica e Gentile presieduta da Franco Volpe. L’idea, però, è anche quella di creare un luogo di supporto alle imprese agricole e ai giovani che vogliono affacciarsi a questa realtà. “Creare opportunità” ha dichiarato il sindaco di Raiano, Marco Moca, il quale ha illustrato anche la collaborazione avviata con le scuole di Raiano, presenti durante la manifestazione con i loro elaborati.

Le avversità a cui bisogna far fronte sono diverse come anche la mancanza di incentivi a sostegno dell’attività che scoraggerebbe l’impegno nel settore. Se quest’anno, infatti, si è arrivati ad avere il 75% di produzione con circa 20mila quintali l’anno, nei precedenti 2015 e 2016 si è sfiorato il 35%, circa 10 mila quintali. Un fallimento che gli organizzatori vorrebbero arginare attraverso uno studio approfondito, la formazione necessaria ad agire sulle piante e la promozione in grado di far tornare i peligni ai loro olivi.

Per questo sabato l’appuntamento sarà anche di semplice e pura conoscenza alla materia, che si vorrebbe ampliare il più possibile perché la qualità di un prodotto tipico può fare molto per il territorio in cui lo si produce. Da gennaio, inoltre, è ripartita in seno al ministero la procedura per ottenere il marchio Dop.

 

 

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