In uno dei due episodi, nello specifico, pare che il truffatore si fosse spacciato proprio per uno dei nipoti, ma al momento del passaggio della chiamata al proprio figlio la persona all’altro capo della linea si è affrettata a farfugliare qualche nome e a riagganciare la cornetta. Curioso, in questo senso, come i truffatori riescano ad essere a conoscenza di diversi particolari.
Dopo un relativo periodo di tranquillità, quindi, la banda è tornata ad attivarsi in Valle Peligna. I casi che nel tempo si sono susseguiti sono diversi e diffusi in tutto il circondario. Ad ottobre scorso, addirittura, c’era stato un arresto a Sulmona a seguito dell’ennesimo episodio a danno, in quel caso, della suocera di un ispettore di polizia con tanto di inseguimento lungo Corso Ovidio. Purtroppo non sempre i tentativi si sono conclusi favorevolmente per i truffati.
L’appello, dunque, è quello di prestare massima attenzione e di diffidare assolutamente da chiamate di questo tipo.
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