Se da “Adesso Sulmona” e dal suo assessore di riferimento Alessandro Bencivenga arriva la proposta di un maggior coinvolgimento dell’amministrazione comunale nell’ambito dell’organizzazione della Giostra Cavalleresca (non solo contributi insomma), il presidente onorario Domenico Taglieri si è detto aperto a qualsiasi collaborazione: “Un’iniziativa che sollecitavamo da tempo e che ora siamo soddisfatti di poter accogliere” afferma. Un confronto, propone Taglieri, da aversi in fretta, all’indomani della Giostra Europea in programma il prossimo fine settimana per arrivare, in sintesi, alla 25esima edizione nel 2019 pronti per celebrare un traguardo “storico”. E qualche compitino il presidente onorario lo da già. “A Sulmona arriveranno le delegazioni di venti nazioni, tutti gli Stati che hanno finora preso parte alla Giostra d’Europa- precisa- sarà compito del Comune accogliere queste delegazioni e stabilire con loro tutti i contatti necessari affinché da questa ricorrenza possano nascere grandi prospettive di sviluppo economico e sociale tra gli Stati partecipanti e Sulmona”. Più collaborazioni e meno polemiche, incalza Taglieri, perchè le critiche “spesso distruttive”, “fanno solo male alla nostra città e al territorio, che di tutto hanno bisogno fuorché di divisioni”. Ma attenzione alla politica, affinché non entri a gamba tesa su quel mondo “associazionistico” che è il popolo della Giostra, più di quanto è già stato fatto.
Certo è difficile dimenticare quello che la Giostra Cavalleresca è stata fino ad ora a partire dal presunto figlio di Dalì fino ai selfie e “baci stellari” di una Valeria Marini pronta a catturare “like” direttamente dal trono del campo di gara, con un video ammiccante in giro sui social che, si, se vogliamo ha anche dirottato l’attenzione del suo “seguito” (e che seguito) sulla manifestazione sulmonese. Certo è difficile dimenticare anche la richiesta dell’assessore alla cultura, rimasta inevasa, di ritirare le locandine della Giostra, quelle che inizialmente dovevano essere solo “provvisorie”, con la regina in un sexi abito nero con spacco fino al fondoschiena che poi, alla fine dei conti, altro non è che la rappresentazione ben riuscita dell’aurea Marini, di certo si spera non della Giostra. Quel che basta per far disertare all’assessore alla cultura la gara di domenica scorsa. La sua assenza non è, giustamente, passata inosservata.
Ora l’aria sembra cambiare, un’apertura alla collaborazione con l’assessore Bencivenga (lui si che rappresenta la cultura in Città), potrebbe portare quel fattore in più all’intera manifestazione perchè, nonostante tutto, le polemiche non sono state contro la Giostra, ma su come la sua immagine (e quindi quella di Sulmona) è stata proiettata all’esterno, sulle scelte fatte, sugli scivoloni (tanti) soprattutto in ambito culturale. Perchè se la Giostra vuole puntare a diventare una delle maggiori in Italia e in Europa ai presupposti, che ci sono, dovrebbero sommarsi scelte che vadano nello stesso senso. Magari partendo dalle basi, da quel testo di Ezio Mattiocco, ad esempio, il quale in una ottantina di pagine ripercorre la storia della Giostra accennando anche ad una Giovanna d’Aragona, “principessa” di Sulmona, che nel 1484 donava alla città una bella eredità a patto di non spenderla in “palii, piferi, trompecti et altri soni”. Altro che smartphone e “baci stellari”, per dare un tono non basta Google.
Simona Pace
questo signore parla,annuncia,dichiara,(tutto da provare)…conclude sempre nel dire che l’anno prossimo ci sono le votazioni…quindi la famiglia che gestisce,amministra presentera’ un candidato?anche nei presunti 20 paesi informati dalla giostra degli anelli ? Piu’ un partito movimento con una propria legge,un proprio diritto.. Divulgazione,pubblicazione dei bilanci,(le Leggi ordinano)per provare quello che racconta…rimangono segreti ,qualche motivo ci sara’,prevalgono gli interessi particolari,forse privati ….successo o disastro ?
Collaborazione di che?