
Un viaggio nella storia d’Italia, prima ancora che tra i suoi oliveti, tra poesia e racconti, un reportage, dall’emblematico titolo “Evo”, che segna parallelismi tra questo albero e la vita, la lotta, la politica. Al castello Cantelmo di Pettorano sul Gizio, la degustazione è andata oltre il palato ieri in occasione della diciassettesima edizione di FrantOlio. In cattedra Mario Capanna, scrittore, politico della rivoluzione sessantottina, ma anche coltivatore che alla terra è tornato come nel ciclo della vita, all’origine delle cose.
Il concorso per il miglior olio peligno, invece, se l’è aggiudicato Pasquale Di Bacco, produttore di Pratola Peligna ma che ha l’uliveto a Vittorito, paese che si porta a casa anche il terzo posto di Domenico Pace. Al secondo posto, invece, è stato premiato Domenico Bucci di Raiano, mentre gli ultimi due premi, il quarto e quinto, sono andati entrambi a Pettorano sul Gizio, alle produzioni di Ermoli Crugnale e Kateryna Hlibova.
A scegliere i migliori olii della Rustica e Gentile è stato un panel guidato da Marino Giorgetti.
Si è parlato anche di storia dell’olivicoltura con Aurelio Manzi e di olio e nutrizione con Silverio Pachioli.
Oltre alla proclamazione dei vincitori, è stata rinnovata la collaborazione per il monitoraggio della mosca e delle malattie dell’Ulivo tra l’associazione Rustica e Gentile e l’IIS ”A. Serpieri”.
Testimone passato a Prezza dove si svolgerà l’edizione XVIII di FrantOlio.
Commenta per primo! "Tra ulivi e politica, FrantOlio ospita Mario Capanna"