
È tornato alla Diocesi di Sulmona Valva il prezioso dipinto del XVII secolo, trafugato nel 2004 dalla Chiesa Virgo Potens Madonna della Potenza a Sulmona. L’olio su tela raffigurante originariamente Sant’Agnese, “santa giovanetta, vestita di un abito verde e di un manto rosso, accarezzando affettuosamente un agnello, mentre sulla mano destra reca la palma del martirio”, era stato alterato con una ridipintura superficiale volta a mascherarne l’identità originale. Nel chiaro intento di eludere i controlli e facilitarne l’immissione nel mercato illecito, la figura dell’agnello, elemento iconografico distintivo di Sant’Agnese, era stata occultata per trasformare l’opera in una generica Sibilla.

Alterazione che non è sfuggita all’attività investigativa dei carabinieri del Nucleo di tutela patrimonio culturale di Napoli autori del recupero e della riconsegna della raffinata tela, lo scorso 30 maggio, al suo legittimo proprietario. Presenti alla cerimonia il direttore dell’Ufficio diocesano per i Beni culturali, l’Arte sacra e la Nuova edilizia di culto della Diocesi di Sulmona-Valva Pietro Conforti e il funzionario storico dell’arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo Tancredi Farina. “L’opera d’arte sacra non è solo un bene materiale, ma un veicolo di fede e un segno tangibile della nostra storia e della nostra identità cristiana – ha dichiarato il vescovo Michele Fusco – La restituzione di Sant’Agnese, deturpata ma ora recuperata è un segno di speranza. Ci ricorda che la bellezza, anche quando ferita, può essere riscoperta e restituita al suo splendore originale, a beneficio di tutti”. Dello stesso avviso Tancredi Farina per il quale “la restituzione alla comunità di un’opera d’arte trafugata è sempre un segno tangibile della collaborazione fra tutte le istituzioni per proteggere il nostro patrimonio culturale e trasmetterlo alle nuove generazioni”. Un dipinto, ha aggiunto Farina, che rappresenta una “testimonianza significativa della storia di questa chiesa e, in generale, di Sulmona perché, con tutta probabilità, è una copia, o forse anche una replica di bottega, di un dipinto di Pier Francesco Cittadini, pittore attivo nel XVII secolo soprattutto a Bologna, oggi conservato nella Pinacoteca Nazionale di Bologna”.
Presente alle operazioni di recupero e analisi dell’opera anche una troupe della RAI impegnata nelle riprese delle fasi di ritrovamento per la realizzazione di un speciale dedicato alle sofisticate tecniche investigative e diagnostiche utilizzate per smascherare l’alterazione del dipinto. Lo speciale è inserito all’interno del programma Noos – L’avventura della conoscenza di Alberto Angela iniziato lunedì 23 giugno su Rai 1.
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