Traslochi dalle palazzine inagibili, il tribunale nomina un perito

Sarà un perito nominato dal tribunale a stabilire quale dovrà essere il destino delle due palazzine del condominio Nait di via Costanza a Sulmona, al centro di una lite giudiziaria tra condomini per la contestata decisione di abbattere e ricostruire gli edifici ricorrendo al superbonus.

Il giudice del tribunale di Sulmona ha infatti nominato l’altro giorno un Ctu per verificare le condizioni degli edifici e la soluzione per poterli mettere in sicurezza, visto che le prime indagini e i carotaggi fatti fare dall’amministratore hanno dato esito disastroso e che il Comune ha diffidato lo stesso condominio entro novanta giorni a mettere in sicurezza gli stabili, pena la chiusura di via Costanza.

La scelta del tribunale è caduta su un professionista esterno di Pescara, Luigi Cersaoli, che dovrà valutare “la sicurezza e la stabilità dell’immobile sulla base della normativa vigente in materia (anche sismica) avvalendosi eventualmente anche delle analisi già effettuate o facendo verifiche autonome di controllo qualora ne ravvisi la necessità valutando autonomamente e specificatamente le risultanze delle analisi concedendogli la possibilità di scegliere o l’opportunità di scegliere un laboratorio fuori regione Abruzzo – scrive il tribunale -; verifichi se l’edificio risulti adeguato alla classe d’uso per il quale è stato progettato; indichi se sono necessari interventi urgenti di messa in sicurezza del fabbricato e, in caso affermativo, dica quali sono gli interventi da effettuare per la messa in sicurezza del fabbricato e in particolare se è sufficiente un intervento di esteso consolidamento o un intervento di demolizione e ricostruzione; indichi se i suddetti lavori necessari rientrino nell’ambito dei benefici del sismabonus”.

L’udienza è fissata per fine settembre e il perito avrà sessanta giorni di tempo per fare la sua relazione. I condomini contrari all’abbattimento avrebbero voluto eseguire nuovi carotaggi privatamente, ma il giudice li ha bloccati, lasciando al perito la scelta di come effettuare le verifiche.

Intanto, però, diversi condomini hanno lasciato e stanno lasciando gli appartamenti, più che in vista dei lavori, per una questione di sicurezza personale. La staticità dei due edifici, però, non riguarda solo le quaranta famiglie che vi risiedono, ma anche la pubblica incolumità, essendo le palazzine in una zona residenziale.

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