Tre chili di marijuana acquistati su internet: due anni di reclusione

La merce era di qualità, seppur acquistata su internet: tre chili di marijuana comprati sulla Rete, in un negozio della California dove le droghe leggere sono vendute liberamente, anche a scopo ludico.

Un’importazione senza dazi che, però, in Italia ha dovuto pagare la “tassa della giustizia”.

Per questo, ieri, James Giangregorio, cinquantatenne di origine statunitense, ma domiciliato in Valle Peligna, ha patteggiato davanti al giudice del tribunale di Sulmona la pena di due anni di reclusione.

L’uomo, insieme ad un cinquantatreenne pratolano, Gianluca Giovannucci, che in quell’occasione venne arrestato e che lo scorso anno patteggiò due anni di reclusione, aveva ordinata l’ingente carico nel 2017.

Il pacco, arrivato all’aeroporto di Malpensa, non era però sfuggito alla guardia di finanza che, fingendosi corriere, aveva consegnato la merce a domicilio, a Pratola Peligna, verificando il destinatario e contestando allo stesso tempo il reato di detenzione a fini di spaccio ai due acquirenti.

Il processo a carico del cinquantenne era stato sospeso per irreperibilità: Giangregorio era infatti tornato negli Stati Uniti e il procedimento a suo carico è ripreso solo quando è tornato in Italia.

Ieri la condanna anche per lui.

2 Commenti su "Tre chili di marijuana acquistati su internet: due anni di reclusione"

  1. Bobmarley Pannella | 4 Luglio 2025 at 11:58 | Rispondi

    Quante energie, costi, e tempo perso..

  2. Sará anche vero.
    Però fornisca la soluzione per evitare gli sprechi che Lei stigmatizza.

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