
È fissata per il 22 gennaio l’udienza preliminare per un 75enne, un 52enne e un 18enne, rispettivamente nonno, padre e figlio, accusati di atti persecutori in concorso. Questa l’accusa mossa dal sostituto procuratore della Repubblica di Sulmona a carico dei tre che, appartenenti allo stesso nucleo familiare, avrebbero perseguitato i vicini di casa. Tre generazioni di stalker, insomma, secondo l’accusa che avrebbero trasformato in un incubo la vita dei vicini in viale Europa. I fatti risalgono al periodo che va da ottobre 2024 a marzo 2025 quando, il 18enne avrebbe preso a pugni, in due circostanze, la sua vicina di casa, mandandola in ospedale, mentre il padre di 52 anni avrebbe tentato di investire con l’auto il suo vicino di casa. Quest’ultimo, un 61enne, per schivare il colpo era finito con il corpo sulle vetture in sosta rimediando lievi escoriazioni refertate dal pronto soccorso. Il 75enne invece, nonno e padre dei due, avrebbe molestato la donna in più circostanze.
Episodi gravi che, secondo l’avvocata Alessandra Baldassarre, avrebbero costretto le persone offese a modificare il proprio stile di vita e per i quali il 52enne era stato raggiunto dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico. Diversa la tesi dell’avvocato difensore Alberto Paolini che alle accuse ha risposto sostenendo che gli “atti persecutori contestati sarebbero il frutto esclusivamente di una fobia delle persone offese dal momento che nessuno degli imputati ha mai assunto atteggiamenti pericolosi o persecutori”. Motivo per il quale i tre avevano presentato anche delle contro denunce al vaglio della procura. Ora la parola spetta al gup che il 22 gennaio deciderà se gli imputati andranno a giudizio.
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