Trentatreenne aggredito dall’orso nel Parco. Il Pnalm fa chiarezza

I fatti risalgono al 21 dicembre, ovvero quando Antonio Rabbia (33enne di Frosinone) ha incontrato lungo il sentiero della strada provinciale 666, che collega la provincia frusinate a quella dell’Aquila, un’orsa con due suoi cuccioli. Un incontro ravvicinato, a tal punto che il plantigrado avrebbe aggredito l’uomo, il quale sarebbe rotolato in una scarpata. Nella caduta Rabbia si è procurato una distorsione alla caviglia, e sarebbe stato salvato dal suo cane che avrebbe ringhiato verso l’orsa.

Rabbia sarebbe poi fuggito per strada, ma perdendo le tracce di Biondo (il proprio cane), che è stato ritrovato successivamente il 23 dicembre dopo che il proprietario aveva lanciato un appello per rintracciarlo. Il tutto è accaduto all’interno di un’area del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Ecco perché l’Ente guarda interessato alla vicenda, con diverse perplessità in merito.

“Fermo restando la solidarietà del Presidente e del Consiglio Direttivo del Parco – scrive il Pnalm -, informati in occasione della riunione dello scorso 22 dicembre, espressa al giovane dai Guardiaparco, i toni della vicenda sono sembrati subito poco chiari perché nella zona del fatti è stata più volte avvistata, anche nei giorni successivi, una femmina di orsa con due cuccioli dell’anno, senza che però mai la stessa abbia dato problemi di nessun tipo”.

A destare perplessità sono state soprattutto le informazioni riferite in merito allo svolgimento dei fatti: “….l’orsa che aggredisce e morde alla pancia……”; “….giovane e orsa che cadono insieme lungo il dirupo ….e lui che riesce a tenersi ad un albero fermando la caduta….”; il cane che sarebbe stato al guinzaglio, quindi davanti al suo padrone, che però evita l’orso e poi viene ritrovato palesemente senza guinzaglio, il tutto su un sentiero largo alcune decine di centimetri; questi e altri aspetti ancora, di cui, certamente, “si parlerà nelle sedi opportune”, scrive l’Ente.

“Di una cosa siamo sicuri – prosegue il Parco -, in Appennino non è mai stata registrata nessuna aggressione da orso ad una persona, e questo sarebbe in assoluto il primo caso, ma il condizionale è assolutamente d’obbligo proprio per le circostanze complessive relative a questa vicenda, alla dinamica raccontata ed ai molti lati oscuri che il racconto del giovane contiene. Il Parco è ovviamente a disposizione per collaborare con le autorità competenti e fornire ogni supporto, come peraltro fatto nell’immediatezza dei fatti per la ricerca del cane, e lo farà anche con l’ausilio dei tecnici a cui è stata mandata la foto della zona in cui l’orsa avrebbe morso il Sig. Rabbia, a cui auguriamo una pronta guarigione e di ritrovare la giusta lucidità per raccontare un po’ meglio l’accaduto”.

21 Commenti su "Trentatreenne aggredito dall’orso nel Parco. Il Pnalm fa chiarezza"

  1. Pile scariche? | 2 Gennaio 2023 at 17:59 | Rispondi

    Domanda, il plantigrado è dotato di radiocollare?

  2. Paola Bartolini | 3 Gennaio 2023 at 12:14 | Rispondi

    Il radiocollare e una cinepresa bisognerebbe metterli agli inesperti che si inoltrano nel parco con la voglia matta di fare incontri ravvicinati con cani sciolti che tallonano e impauriscono i selvatici. Questa gente va seguita perché mette in pericolo la natura del parco costituito per proteggere i selvatici.

    • Pile scariche? | 3 Gennaio 2023 at 21:00 | Rispondi

      Non serve andare per boschi per beccare l’orso…. Abbiamo visto lo scorso anno per le vie del centro di roccaraso tanto da entrare anche in pasticceria. Quindi di cosa stiamo parlando??? La domanda sul radiocollare è più che lecita visto che vengono spesi milioni e milioni di euro di soldi pubblici per la tutela di flora e fauna.

  3. Naturalmente avrà ragione sempre l’orso….. viva l’Austria!

  4. Valeria Caporale | 3 Gennaio 2023 at 14:48 | Rispondi

    Concordo totalmente con Paola Bartolini!Ogni estate trascorro un mese nello splendido Parco d’Abruzzo e spesso lungo i sentieri mi sono imbattuta in persone con i cani sciolti che costituiscono un pericolo e un disturbo per i selvatici. Se l’aggressione c’è stata davvero, sicuramente sarà stato il cane sciolto ad attaccare per primo l’orsa che avrà poi reagito per difendere se stessa e i suoi cuccioli.

  5. Mi dispiace per l’umano e per il cane. Ma non posso che tifare per l’orsa che d’istinto ha difeso i suoi cuccioli, come ogni mamma plantigrada e non avrebbe fatto. E poi era l’umano ad aver invaso la comfort zone dell’orsa . Vuoi vedere che scatterà una caccia all’orso del tutto ingiustificata?

    • Marinella daria | 3 Gennaio 2023 at 16:55 | Rispondi

      Sono stata 4 giorni nel parco e credo che il racconto del signore sia scaturito da un bel sogno. Assurdo pensare che sia rotolato nella scarpata con l’orso e che poi il cane abbia spaventato l’orso.Questa è pura fantasia , mi auguro che il signore guarisca presto e racconti la verità

    • MaCheStaiAdire | 5 Gennaio 2023 at 00:29 | Rispondi

      Perché non é capito a lei. Se sarebbe capitato a lei dubito che continuerebbe a tifare per l’orsa.

  6. Tutti esperti di orsi io vorrei vedere tutti questi esperti se si trovassero loro a tu per tu con l’orso cosa direbbero.

    • È vero, hai ragione. Giusto pure, però, capire meglio perché in effetti della vicenda esistono più versioni e non tutte congruenti. Indubbiamente la storia è un po’ singolare.

  7. Se decido di passeggiare in un parco che ospita orsi, ci sono possibilità che ne incontro uno e personalmente ne sarei felice..se voglio evitare l’incontro..vado al bar e non al parco. Viva gli orsi !

    • A roccaraso l orso lo becchi a frugare nel cassonetto di casa o in pasticceria quindi è palese di come si sia oltrepassato quel limite uomo orso. E sarà sempre peggio non appena si accoppiera’. L’imprinting dato al cucciolo sarà sempre verso la più confidenza nei confronti del l’uomo ed è un male per l’animale stesso e per l’uomo. Poi se si vuole far apparire l’orso come quello nel film Paddington o Yoghy e Bubu allora è un altro discorso.

  8. Forse Luciano vorrebbe degli animali selvatici finti.

  9. Sempre dalla parte dell’orso! Per fortuna siamo nel PNALM. In Trentino sarebbe già iniziata la caccia all’orso con tanto di pubblicità.

  10. Sono Trentino di nascita e confermo l’odio da parte della maggioranza della popolazione trentina nei confronti della fauna selvatica orsi compresi, varie storie fantasiose di aggressioni di orsi sono state poi smontate e ridimensionate dai fatti accertati, in questo caso, se veritiero, la colpa è del padrone del cane il quale avrà messo in allarme l’orsa con i cuccioli, come successe appunto in Trentino, ignoranza ed egoismo purtroppo sempre in primo piano.

  11. Il caso del cane o dell’Orsa che morde la coda

  12. Palese che il racconto del tartufaro sembra inventato per le tante incongruenze oltre alla poca conoscenza delle dinamiche di vita dell’orso.
    Credo che se non dimostri il suo poco probabile racconto rischia anche giuste denunce.

  13. Dovremmo smetterla di arrogarci il diritto di controllare tutto, animaliselvatici compresi e di credere di essere gli unici ad avere il diritto di stare su questa terra. Chi va in un bosco, un territorio non urbanizzato notoriamente frequentato da animali selvatici, deve sapere che ha probabilità di imbattersi in uno di loro con possibili conseguenze. È come lamentarsi con il parco del Gargano se si va al mare in Puglia e si viene a contatto con una medusa.
    È successo, e sii felice che lo puoi raccontare, punto. Non è colpa né del Parco, né tantomeno dell’orso.

  14. Il racconto sembra decisamente improbabile, ma è giusto approfondire l’indagine. Non è impossibile che l’orso interferisca con l’uomo in modi aggressivi, ma di solito evita il contatto con noi umani. Lo testimonia proprio l’atteggiamento degli orsi collarati e studiati dagli esperti. Quindi o il signore è stato particolarmente sfortunato oppure un po’ di fantasia nel riportare l’accaduto sembra più probabile.

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