Tribunale, Casini assente dice basta ad “una strada meramente politica”

 

 

La salvaguardia dei Tribunali minori abruzzesi passa attraverso una “soluzione tecnica” di ben altra portata rispetto a un tentativo di “accordo politico dal basso” che riporta indietro di anni il tono e i contenuti della discussione”.  Le parole del sindaco Annamaria Casini dopo l’audizione in Commissione regionale sui tribunali abruzzesi, un’assise alla quale lei era assente, ma giustificata perchè, precisa, le motivazioni erano state annunciate. Sbalordito resta invece l’altro sindaco, quello di Avezzano che reputa l’assenza del primo cittadino di Sulmona “un fatto gravissimo” non mandando alcun delegato a presenziare.

Sulla questione Tribunale gli animi si accendono. La Casini non ci gira attorno, da questa Commssione si aspettava un’impostazione più coraggiosa “Oggi, invece, l’unica proposta tecnica sul tavolo della Commissione regionale è proprio quella presentata da Sulmona e dal suo comprensorio, ho l’impressione che si stia percorrendo una strada meramente politica, forse perché le elezioni regionali sono alle porte. Il sindaco specifica, né la Regione né la Commissione sono competenti in merito alla determinazioni riguardo la geografia giudiziaria regionale, essendo di esclusiva prerogativa del Governo, al quale saranno affidate le istanze e aggiunge “nella precedente audizione questa amministrazione, facendosi portavoce di un intero territorio, aveva avuto modo di apportare il proprio contributo depositando la delibera approvata dal Comune di Sulmona in un Consiglio straordinario, all’interno del Palazzo di Giustizia, unitamente a quella dei Comuni del territorio, esponendo in maniera chiara e determinata le motivazioni alla base di una battaglia contro l’assurda ipotesi di taglio dei tribunali minori, senza voler essere trascinati in competizioni tra territori”. Pronta al dialogo e ad un confronto con il sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis e con gli altri attori del sistema. Toccherà ora aspettare il sequel, dopo le parole nette del sindaco di Avezzano e capire il destino di questa vicenda per la quale, se si vogliono ottenere risultati bisognerebbe avere “il coraggio di uscire dal proprio orticello elettorale e affrontare la questione del tribunale a livello regionale”, così come avanza Elisabetta Bianchi. La consigliera di Forza Italia “Sulla geografia giudiziaria le istituzioni, i partiti e movimenti politici lavorino secondo un metodo di leale collaborazione improntato ai canoni di fattibilità, secondo l’ordinamento giudiziario che sappia portare alla reale risoluzione di un tema complesso che riguarda tutto il territorio regionale e non soltanto quattro città, Sulmona, Avezzano, Vasto e Lanciano”.   Per la Bianchi la possibilità di interlocuzione in Regione non deve essere vanificata da un approccio esclusivamente politico, senza contributi tecnici e che non tenga conto di dover recuperare la grave contraddizione della contiguità dei due presidi giudiziari a vicinissima distanza come quelli tra Pescara e Chieti. “È stucchevole osservare corteggiamenti esasperati a forze politiche e scatti in avanti da prima repubblica per perorare soluzioni che appagano campanili senza rispettare i territori, i cittadini e il diritto all’accesso alla Giustizia”. Una sfida che va condotta da Regione Abruzzo “sul terreno della lealtà” nei confronti di ciascuna delle singole circoscrizioni giudiziarie e del riequilibrio delle disuguaglianze nel rispetto delle diversità delle caratteristiche morfologiche e climatiche dei territori. E basta atteggiamenti di arroganza e prevaricazione territoriale ricordando “abbiamo oramai superato il principio che in Abruzzo debbano essere salvati solo due Tribunali su quattro e chi si ostina a percorrere questo sentiero oggi, dopo le ultime elezioni politiche che hanno sonoramente bocciato gli ispiratori di questo progetto, non è in buona fede”

 

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