Tribunale e carcere, il Sottosegretario Macina: “Serve soluzione definitiva”

La giustizia è stata il denominatore comune delle tre tappe abruzzesi affrontate ieri dal Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Anna Macina, in visita a Vasto, Lanciano e Sulmona. Tre città che andranno al voto, tre città che soffrono ognuna di problematiche diverse.

A Sulmona, nella sede del candidato sindaco Gianfranco Di Piero, affiancata dal capolista dei pentastellati sulmonesi Attilio D’Andrea e dalla senatrice Gabriella Di Girolamo, la Macina ha affrontato la questione tribunale, prossimo alla chiusura nel 2022. “Non si può puntare semplicemente alla proroga senza che la politica si soffermi sul reale problema – ha spiegato il Sottosegretario – ovvero la geografia giudiziaria ed i criteri fissati nel 2012. Non c’è governo che possa impedire la calendarizzazione di una proposta di legge parlamentare. Mi aspetto, quindi, che nel prossimo ufficio di presidenza tutte le forze politiche chiederanno al Presidente di Commissione di calendarizzare e proseguire con i lavori su quei disegni di legge già presentati. Lavori che potranno rivelarsi anche molto brevi, se davvero la volontà politica sarà espressa da tutti i gruppi politici rappresentati in Parlamento. Riporterò a Roma le istanze che ho raccolto oggi, invitando il Ministero ad una riflessione. Oggi commentiamo l’urgenza di una proroga firmata da Alfonso Bonafede”.

“In una Repubblica parlamentare la volontà del legislatore è dominante – hanno voluto evidenziare i pentaastellati sulmonesi – Questo dato è stato già acquisito in sede di approvazione dell’emendamento a prima firma del Sen. Castaldi, condiviso con tutti i gruppi parlamentari di maggioranza e di opposizione, prima dello stralcio dello stesso per mano del Presidente del Senato Casellati. L’urgenza si pone, quindi, sui disegni di legge che eviterebbero la soppressione delle sedi di tribunali siti non in capoluoghi di provincia, legittima prerogativa di un Parlamento che esprime le volontà dei legislatori eletti nei propri collegi di appartenenza. Il Parlamento ha dato più volte prova della propria capacità di saper lavorare in maniera celere quando vuole e su ciò la sottosegretaria ha rimarcato che la stessa celerità si aspetta nell’incardinamento dei DDL che aprono una doppia strada, ovvero quella dalla proroga e quello della revisione della riforma della geografia giudiziaria. Si tratta, rispettivamente, di proposte nate dal lavoro sull’emendamento Castaldi e dal lavoro dell’intergruppo parlamentare sulla geografia giudiziaria che segnano 2 strade effettivamente percorribili ed anche conseguenti”.

Altro argomento centrale è stato il carcere sulmonese, prossimo all’ampliamento, pronto a diventare il più grande d’Europa. Pur sofferente di carenza organica e strategicamente collegato all’esistenza di un tribunale a pochi chilometri di distanza. Una carenza di organico che, come denunciato più volte dalle maggiori sigle sindacali, alcune presenti anche, oggi mette seriamente a rischio sia l’incolumità degli agenti che la qualità del lavoro nella struttura penitenziaria. “Tra le tante problematiche più volte denunciate, dagli addetti ai lavori, anche nelle diverse interlocuzioni avute negli anni, come ha sottolineato il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Tirabassi, anche esso presente, ritengo non meno preoccupante la chiusura della Procura, in caso di soppressione del tribunale, che depotenzierebbe il commissariato di polizia, sottraendo un ulteriore presidio di giustizia in un territorio dove insiste un carcere di massima sicurezza di tale importanza, con l’evoluzione dei rischi facilmente deducibili”.

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