Tribunale, Fina: “Subito a lavoro per salvare i palazzi di giustizia abruzzesi”

La lotta per la salvaguardia dei tribunali di Sulmona, Vasto, Lanciano e Avezzano torna all’interno dei palazzi romani. Questa volta, nel nuovo capitolo di un’annosa vicenda che vive di proroghe senza mai trovare la parola fine, c’è Michele Fina alla guida della battaglia per la sopravvivenza dei palazzi di giustizia abruzzesi.

“Non appena sarò entrato in carica – spiega il neo-eletto senatore – e non appena sarà possibile farlo da senatore, dopo averci lavorato a lungo come segretario regionale del Partito Democratico e nei ruoli precedenti, chiederò al Ministero della Giustizia di lavorare a una soluzione definitiva della vicenda dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto”: lo dichiara Michele Fina, segretario del Pd Abruzzo, eletto al Senato”.

Fina ricorda che la recente proroga ottenuta sino alla fine del 2023 è stata evidentemente l’ennesima soluzione temporanea. “Occorre un provvedimento che dia carattere strutturale e permanente a questi importanti presidii di giustizia – incalza Fina -, e occorre al più presto, perché solo così potranno essere nelle condizioni di programmare il loro lavoro. Ne sono la dimostrazione le difficoltà che si stanno incontrando ad esempio ad Avezzano, nel cui tribunale la carenza di personale è imputabile, emerge, proprio alla transitorietà della soluzione adottata, che è stata il massimo che abbiamo potuto ottenere in quel momento. Condividiamo e sosteniamo la protesta degli avvocati di Avezzano, oltre naturalmente alle altre iniziative di sensibilizzazione che si sono attuate, si attuano e si attueranno in quella e nelle altre tre sedi. La soluzione strutturale per i quattro tribunali la considero una priorità di questa legislatura”.

2 Commenti su "Tribunale, Fina: “Subito a lavoro per salvare i palazzi di giustizia abruzzesi”"

  1. Elisabetta Bianchi | 4 Ottobre 2022 at 13:27 | Rispondi

    anche la Città di Sulmona ( non solo quella di Avezzano) vuole mantenere la giurisdizione nel suo territorio…nessuna negoziazione per soluzioni a ribasso o tampone…la questione non interessa solo dell’Avvocatura ma di tutti i cittadini e le attività del circondario…nè va della qualifica del nostro contesto urbano di “Città”

  2. Elisabetta Bianchi | 4 Ottobre 2022 at 13:28 | Rispondi

    NE VA

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