Tribunale obiettivo sensibile: conferenza stampa no, mercato sì. La provocazione degli ambientalisti

“Potrebbe spiegarci come mai una conferenza stampa, con meno persone rispetto a quelle che frequentano il mercato, si sarebbe dovuta svolgere a 50 metri dal tribunale, mentre delle bancarelle possono stare a soli 5 metri?”. Si rivolgono direttamente al prefetto dell’Aquila i rappresentanti del Coordinanento per il clima fuori dal fossile con una lettera aperta nella quale chiedono spiegazioni in merito alla “differenza di trattamento” riservata nei loro confronti. Il riferimento è alla conferenza stampa indetta dagli ambientalisti lo scorso 19 giugno davanti al tribunale di Sulmona e vietata dallo stesso prefetto “per motivi di sicurezza essendo l’area un obiettivo sensibile”. Con disposizione di tenere la conferenza stampa nei pressi della Banca del Fucino, distante dal tribunale circa 50 metri, e l’avvertenza che in caso di violazione, sarebbe stato applicato l’art.18 del Testo Unico delle leggi di polizia, approvato con Regio Decreto 18 giugno 1931 n. 773, che prevede una pena fino ad un anno di carcere.

“Noi – si legge nella lettera – abbiamo deciso di svolgere ugualmente la nostra iniziativa davanti al Tribunale, ritenendo il suo decreto sbagliato e ingiusto nei nostri confronti, sia perché appare inverosimile che una conferenza stampa possa mettere in pericolo l’ordine pubblico sia perché in passato, davanti al tribunale, si sono più volte tenute sia conferenze stampa che manifestazioni”. Senza dimenticare il mercato che, ricordano dal Coordinamento, “in questo periodo di Giostra cavalleresca è spostato lungo viale Papa Giovanni XXIII e in piazza Capograssi con le bancarelle posizionate anche davanti al tribunale ad una distanza di circa 5 metri”.

Da qui il dubbio degli ambientalisti che al prefetto, accusato di “applicare due pesi e due misure”, chiedono se il diverso trattamento usato nei loro confronti dipenda “forse dall’oggetto della conferenza stampa, ovvero da ciò che noi chiedevamo, e chiediamo tuttora, di conoscere l’esito dei nostri esposti presentati in Procura in merito al cantiere della centrale Snam”. Dubbi che solo il rappresentante del Governo può dissipare tra chi, nel Coordinamento, continua a ribadire che “il rispetto del divieto avrebbe legittimato una inammissibile compressione di uno dei principi fondamentali della nostra democrazia, la libertà di manifestazione del pensiero”. Una libertà, continuano, “soppressa, guarda caso, dal regime che quasi un secolo fa varò quelle norme di Polizia che lei ha inteso applicare e che l’Italia repubblicana e antifascista non ha, finora, trovato né il tempo né la volontà di abrogare”. Norme recepite nel decreto emanato dallo stesso prefetto che, “sarà una semplice coincidenza”, è stato emanato “pochi giorni dopo l’approvazione da parte del governo Meloni del cosiddetto Decreto Sicurezza che introduce nuove norme repressive contro il dissenso e prevede anche pene detentive per chi protesta in modo del tutto pacifico”.

Queste le motivazioni che hanno spinto il Coordinamento per il clima fuori dal fossile a scrivere al prefetto per ricordare che “i sistemi politici autoritari cominciano così, togliendo le libertà poco alla volta e facendo diventare reati quelli che prima erano diritti” e ribadire che continueranno a difendere la democrazia “anche facendo ricorso alla disobbedienza civile nonviolenta”. L’alternativa, concludono, è “l’accettazione passiva di imposizioni liberticide, anticamera delle dittature”.

3 Commenti su "Tribunale obiettivo sensibile: conferenza stampa no, mercato sì. La provocazione degli ambientalisti"

  1. Giusto coo’ che fa il coordinamento no snam, il prefetto di parte… Che vergogna..

  2. Non sanno più cosa inventarsi per avere un minimo di visibilità. Ma l’hanno capito che molti, tra cui io, non li sopportano più???? Non mi rappresentano e ci/mi impongono il loro pensiero. Nonostante lo ritenga indegno del parlamento europeo, inizio a comprendere e apprezzare vannacci sul mondo al contrario…

  3. Un serio movimento ambientalista inizierebbe una campagna contro la Giostra!

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