Trivelle nei mari italiani, netta bocciatura dal Forum H2O

E’ un secco “no” quello che arriva dal Forum H2O in merito alla trivellazione nei mari italiani annunciata dalla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni. In particolar modo, il Forum ha voluto evidenziare “l’ipocrisia di un governo che piange le vittime degli alluvioni e, allo stesso tempo, favorisce petrolieri e aziende energivore”.

Preoccupa, in particolar modo, il fatto che l’annuncio del provvedimento arriva alla soglia della conferenza sulla crisi climatica che si terrà in Egitto. Inoltre, lo stesso Forum tiene aa ricordare come lo schieramento di Fratelli d’Italia fu contrario alla trivellazione dei mari italiani, tanto da portare avanti la campagna anti-trivelle in occasione del Referendum del 2016.

“E’ una norma schizofrenica e poco seria per un paese – commenta Augusto De Sanctis, visto che di fatto si annulla la pianificazione, il Piano delle Aree compatibili per le estrazioni (PITESAI), approvato dallo stato appena un anno fa dopo averlo sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica secondo le norme comunitarie che a questo punto rischiano di essere violate esplicitamente”.

“E’ pure uno specchietto per le allodole – prosegue De Sanctis perché riguarda un aumento della produzione per 1,5 miliardi di mc all’anno, il 2% degli attuali consumi nazionali, quando nel 2022 l’Italia ha esportato – ripetiamo, esportato – in altri paesi già 2,7 miliardi di mc. In realtà si sblocca solo qualche asset incagliato per i petrolieri che ora possono valorizzarlo in bilancio, aumentando ulteriormente profitti già esorbitanti (basti pensare che ENI ha già 10 miliardi di utili nel 2022). Soprattutto, se pure il meccanismo previsto dovesse funzionare per i piccoli volumi di gas estraibili, avvantaggerà paradossalmente poche aziende energivore con bollette calmierate. Praticamente uno schiaffo agli imprenditori che hanno puntato su efficienza, tecnologia e rinnovabili e ai cittadini italiani che rimarranno con le stesse bollette di prima.

“Il tutto avviene – conclude De Sanctis – mentre ogni giorno vengono depositati al Ministero dell’Ambiente centinaia di progetti per sfruttare la vera risorsa che l’Italia ha in abbondanza, il sole. Per dire solo il 26 ottobre sono stati depositati 13 progetti riguardanti la produzione da solare ed eolico per un totale di 696 MW di potenza installata, pari a una piccola centrale nucleare. Quattro progetti il 31 ottobre, quattro il 2 novembre; ogni giorno, da mesi, è più o meno così. Moltissimi di questi interventi ha anche gli accumuli. Solare, eolico e altre rinnovabili producono energia a prezzi bassissimi; assieme a efficienza e risparmio sono l’unica strada da seguire”.

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