Troppo grasso per la risonanza magnetica: esami negati a un 50enne di Raiano

Troppo “in carne” per effettuare la risonanza magnetica. E’ questa l’incredibile risposta che ha ricevuto un cinquantenne di Raiano che si stava per sottoporre all’esame strumentale presso l’ospedale di Castel di Sangro. La visita era stata prenotata al Cup di Sulmona lo scorso 9 marzo, ed era fissata per lo scorso 3 maggio. L’uomo doveva effettuare il test per diagnosticare l’aggravamento del proprio quadro clinico in vista di un accertamento di inabilità lavorativa.

Purtroppo per lui è stato rimandato al mittente a causa della sua stazza da quanto spiegato da Catia Puglielli, coordinatrice del Tribunale dei Diritti del Malato. La motivazione data dai medici sarebbe quella che il macchinario del nosocomio altosangrino non sarebbe in grado di effettuare risonanze magnetiche a persone con un “corporatura più robusta del normale”, sempre secondo quanto riferito dalla Puglielli sul proprio profilo Facebook in un video di denuncia.

In sostanza il macchinario a disposizione di Castel di Sangro è del tipo a chiusura “a guscio”, per cui basta avere una pancia pronunciata o un seno abbondante per non essere adatti al macchinario. Cosa ripetuta più volte dai sanitari, ma che al Cup, giustamente, non sono in grado di valutare (essendo tra l’altro dipendenti amministrativi).

Nel caso di specie l’esame era urgente per l’adempimento lavorativo, e una volta tornato negli uffici del Cup, l’utente ha richiesto di fissare una nuova visita in tempi brevi, ricevendo una risposta negativa visto che non vi sono posti disponibili. “Insieme all’utente abbiamo telefonato alle strutture del comprensorio e solo in tarda serata ne abbiamo trovata una a pagamento in un presidio privato. Lui potrebbe subire conseguenze pesanti per il lavoro qualora non dovesse riuscire a dimostrare di aver subito un aggravamento. Secondo quanto ci hanno riferito da Castel di Sangro chiedono al Cup di Sulmona di non mandare persone incompatibili con la strumentazione per svolgere gli esami”.

L’uomo ovviamente (anche se ovvio non dovrebbe essere) non ha potuto usufruire dei servizi dell’ospedale di Sulmona per il semplice fatto che nel nosocomio sulmonese la risonanza magnetica non c’è. O meglio, il macchinario è stato acquistato ma giace inutilizzato a causa di una stanza troppo piccola per ospitarlo, nonostante i finanziamenti fatti per l’ampliamento.

E soprattutto nonostante i tanti annunci che si sono susseguiti in questi anni sull’imminente-già fatta attivazione della risonanza magnetica.

4 Commenti su "Troppo grasso per la risonanza magnetica: esami negati a un 50enne di Raiano"

  1. “A causa della sua stazza” è un’espressione a dir poco infelice per descrivere un essere umano. Davvero infelice…

  2. Sanità nn all'altezza | 7 Maggio 2022 at 04:49 | Rispondi

    Questa sanità regionale…e insufficiente ,inadeguata, impreparata,dirigenti super pagati…e nn all’altezza del compito… macchinari pronti da usare ma nn installabili per errate programmazioni…una vera caporetto

  3. SalviamoSulmona | 8 Maggio 2022 at 06:04 | Rispondi

    È una vergogna. Un presidio ospedaliero come quello di Sulmona che gestisce un bacino d’utenza, penso,di 50.000/60.000 persone considerando il circondario, che ancora non dispone di una risonanza magnetica? Ma dove ci stanno portando questi amministratori imbecilli?
    È rimasto qualcuno con le palle in questa città che li cacci fuori a calci nel culo?

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