Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, ha rinviato a giudizio ieri un sessantenne di Castel di Sangro con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’uomo, in preda ai fumi dell’alcol, avrebbe aggredito e picchiato con calci e pugni la moglie davanti ai figli, offendendola e umiliandola, dicendole che era una cattiva madre.
Un comportamento che, a quanto pare, sarebbe stato reiterato nel tempo, fin quando nel settembre 2020 la donna, a seguito delle botte ricevute, non fu costretta a recarsi in ospedale dove i medici le diedero una prognosi di venti giorni e attivarono il percorso di protezione.
Il processo si aprirà il prossimo 12 febbraio.
Ma “una cattiva madre” che cosa concretamente significa? I giornalisti dovrebbero approfondire perché in determinati e non rari frangenti può anche rivelare che il marito non è il padre dei figli della moglie, magari venendo lo ad odorare da comportamenti successivi.
Magari meglio rilassarsi il vocabolario. Il finale l’hai capito solo tu. Ma forse è meglio così dato che stavi sicuramente scrivendo una cazzata.
Ripassarsi.