Ucraina, la pace degli ambientalisti. Gli studenti su Radio Iperbole

C’erano anche le facce note delle battaglie ambientaliste di Sulmona e della Valle Peligna sabato scorso alla manifestazione di Roma per la pace e contro l’invasione dell’Ucraina. Una presenza non casuale, perché, sostengono quelli dell’Activists for peace di Sulmona, i motivi della guerra e la soluzione per la pace passano anche e soprattutto per le fonti energetiche.

“Tra la guerra e le fonti energetiche c’è sempre stata una connessione molto stretta. Uno degli slogan scanditi sabato dai pacifisti era: ‘Le fonti fossili portano alla guerra, le rinnovabili sono garanzia di pace’ – scrivono gli attivisti -. E’ fondamentale uscire dalla dipendenza dei Paesi fornitori di gas, a cominciare dalla Russia, per non soggiacere a nessun ricatto e condizionamento. L’Italia, di fronte a questa gravissima crisi, sta imboccando strade sbagliate, come la riesumazione del carbone (la fonte fossile più inquinante che c’è), la ripresa delle trivellazioni  (ma i giacimenti nazionali di gas sono in via di esaurimento) o addirittura un fantasioso ritorno al nucleare (che, oltre all’irrisolto problema delle scorie radioattive, ci espone a pericoli enormi in caso di guerra, come stiamo vedendo in questi giorni). Se l’Italia (‘il Paese del sole’) vuole perseguire l’indipendenza energetica non ha che una strada: il risparmio e l’efficientamento energetico e un piano straordinario per lo sviluppo delle fonti rinnovabili”.

Il tema della guerra e i motivi che l’hanno provocata, saranno oggetto anche di approfondimento del Polo scientifico Fermi che, a partire da domani, e ogni martedì e giovedì, accenderà i microfoni di Radio Iperbole (ore 16,30) per “un’analisi accurata dei perché, convinti che non esistano ‘ragioni’ giuste per nessuna guerra e che i giovani vogliono un mondo giusto e solidale, fondato sul dialogo tra i popoli e sulla convivenza civile ed inclusiva – spiega la scuola -. Per questo alle parole di guerra, i nostri ragazzi risponderanno anche con le canzoni della pace, dai cantautori italiani a Bruce Springsteen ai Beatles a Bob Marley ai Pink Floyd… Una scuola che voglia essere tale non può non interrogarsi sul presente, promuovere l’intervento attivo e ragionato dei ragazzi, diffondere informazione, sollecitare il senso civico ed un approccio critico e problematizzante con la realtà”.

2 Commenti su "Ucraina, la pace degli ambientalisti. Gli studenti su Radio Iperbole"

  1. Fantasioso ritorno al nucleare! Intanto in Francia, l’energia elettrica costa un terzo di quanto costa in Italia con produzione in prevalenza da fonte nucleare e senza emissioni di CO2.
    Secondo chi scrive sarebbe meglio ricoprire i terreni coltivabili con pannelli solari e deturpare il sirente, il morrone, la maiella con spettacolari pale eoliche.
    Ma avete un’idea di quanta energia serve in Italia e di quanta se ne può produrre con le fonti rinnovabili. Prima di scrivere vi documentate?
    Forza, tornate a scuola e studiate.

  2. Ipocrisia occulta | 8 Marzo 2022 at 06:19 | Rispondi

    Da il sole 24 ore e non pizza e fichi, un estratto di articolo “Ogni anno, Armed Conflict Location & Event Data Project (ACLED) identifica 10 conflitti o situazioni di crisi in tutto il mondo che potrebbero peggiorare o evolvere nei prossimi mesi. Si tratta di Etiopia, Yemen, Sael, Nigeria, Afghanistan, Libano, Sudan, Haiti, Colombia, Myanmar. Questi 10 casi non sono solo punti caldi, ma rappresentano aree dove si sono verificati importanti cambiamenti nelle dinamiche del conflitto” chissà perché non si è mai visto una raccolta viveri per questi altri popoli. Qualcuno me lo spieghi, esistono per caso guerre di serie A e di serie B?

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