Uefa, Gravina eletto nel Comitato esecutivo. Storia di un self-made man del pallone

Da Castel di Sangro ai vertici del calcio europeo. Gabriele Gravina, già presidente della Figc, è stato eletto nel Comitato esecutivo Uefa con un plebiscito di voti. Forte delle 53 preferenze Gravina è risultato il candidato più votato e ciò potrebbe indurre Aleksander Ceferin a nominarlo vicepresidente della Uefa. Insieme a lui sono stati eletti Zbigniew Boniek (Polonia), Alexander Dyukov (Russia), David Gill (Inghilterra), Rainer Koch (Germania), Karl-Erik Nilsson (Svezia), Just Spee (Paesi Bassi), Servet Yardımcı (Turchia).

Il percorso di Gabriele Gravina è quello di un vero self-made man del pallone. Nel 1984 acquista il Castel di Sangro, otto anni dopo ne diventa il presidente e lo trascina in scenari impensabili per una squadra nata dal parroco del paese, Don Adelchi Sansonetti. Una doppia promozione dalla Serie C2 alla Serie B, conquistata tra il 1994 e il 1996. Per i giallorossi si accendono le stelle della cadetteria e non solo. Nel ’98 i sangrini impongono all’Inter di Bergomi, Simeone e Baggio un pareggio in Coppa Italia per 1-1, con Djorkaeff chiamato a spegnere su rigore i sogni degli abruzzesi portati in vantaggio da Bernardi. È l’apice del calcio castellano, destinato a un lento declino dopo l’addio di Gravina nel 2000.

Dal giallorosso all’azzurro della nazionale. Nel 2004 e 2008 guida le due spedizioni olimpiche della nazionale italiana ad Atene e Pechino come capo delegazione dell’Under 21. Con gli azzurrini centra il bronzo in Grecia, con una selezione di giocatori che comprendeva 5 futuri campioni del mondo: Marco Amelia, Andrea Barzagli, Andrea Pirlo, Daniele De Rossi e Alberto Gilardino.

Il vertice del calcio italiano lo conquista nell’ottobre del 2018, venendo eletto presidente della Figc con oltre il 97% dei voti. Un successo che è stato bissato lo scorso 22 febbraio con il 73% delle preferenze.

Gravina fu personaggio dell’anno 2018 della nostra testata, che individuò in lui l’uomo che più di altri è stato capace di rappresentare una crescita costante fino a raggiungere, nel suo campo, il massimo livello. Tanti gli elogi da parte delle istituzioni abruzzesi. “Esprimo le più sincere congratulazioni a questo nostro concittadino esemplare che inorgoglisce e dà fiducia ad un modello virtuoso della provincia italiana- scrive Katia Di Marzio, Presidente del Consiglio Comunale di Sulmona -Il suo straordinario risultato rappresenta un percorso fatto di impegno, serietà e competenza, elementi da cui non si può prescindere e che sono , a loro volta, garanzia in termini di qualità”. A queste parole fa eco il Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso: “Questo ennesimo attestato di stima,  riconosce il grande lavoro svolto nella Federazione Italiana Giuoco Calcio, dal presidente, Gabriele Gravina, che proprio da Castel di Sangro ha iniziato la sua incredibile ascesa nel mondo del calcio, conferma di comprovata competenza e attitudine a realizzare grandi progetti e nuove imprese. Esprimo le mie più vive congratulazioni al presidente, Gabriele Gravina, per l’ennesimo traguardo raggiunto augurando di cogliere ancora maggiori successi e soddisfazioni nel futuro e naturalmente un buon lavoro per questo nuovo e impegnativo mandato”.

A Gravina ora toccherà la sfida più dura contro la Superlega dei 12 club più potenti del mondo nata lunedì scorso. Una vera e propria scissione che ha fatto tremare tutto il mondo del pallone, e non solo, all’alba dell’annuncio del nuovo format della Champions League. Dalle sfide sui campi in pozzolana con il Castel di Sangro alla partita per il futuro del calcio europeo contro Florentino Perez, a Gravina il compito di scrivere un pezzo di storia del calcio.

Valerio Di Fonso

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