Ufficio di prossimità al posto del tribunale, Nardella insoddisfatto

Dai gran sorrisi con la senatrice Gabriella Di Girolamo, paladina delle istanze del territorio (compresa quella del tribunale), all’insoddisfazione espressa oggi per Mauro Nardella, sindacalista Uil Pa, di acqua sotto i ponti ne è passata. Lui che proclamava la collaborazione e l’aiuto della rappresentante peligna in parlamento ora tocca con mano la linea governativa che vorrebbe il tribunale sostituito con un ufficio di prossimità. Uno degli argomenti da toccare il prossimo 11 dicembre in Senato, come annunciato ieri dal ministro Fraccaro in sede di question time in Senato, appuntamento al quale Nardella vorrebbe  partecipare rivolgendosi alla Di Girolamo per intercedere nell’invito. 

“Parlare di uffici di prossimità- dichiara il sindacalista-, in sostituzione di strutture che hanno più volte dimostrato di avere gli attributi giusti per essere definite avanguardie in fatto di capacità professionali, credo sia quanto meno azzardato e irrispettoso nei confronti di chi si è dannato l’anima per aver ottimamente coniugato operatività e sacrificio”. E si, ricorda gli ottimi risultati conseguiti dai presidi di Sulmona ed Avezzano e la presenza di un penitenziario “tra i più pericolosi d’Italia” e nuovo padiglione a breve. 

“Alla senatrice Di Girolamo, con la quale abbiamo già intessuto un rapporto di collaborazione teso a salvaguardare la posizione assunta sulla questione della chiusura dei tribunali non provinciali, chiediamo- aggiunge Nardella- di continuare a perorare la causa intanto portando avanti l’ottimo progetto elaborato dal presidente del tribunale di Sulmona Giorgio Di Benedetto e dal Procuratore Capo sempre di Sulmona Giuseppe Bellelli prevedendo una deroga al decreto legilativo 155/2012, ovvero una sua ridisegnazione e, in seconda istanza, mettendo lo scrivente e il segretario regionale della UIL PA Franco Migliarini nelle condizioni di poter dire la nostra a Palazzo Madama in occasione del previsto incontro di dicembre”.

Chissà.

S. P.