Un anno di Teodora e Ludovico: il ricordo e la memoria

Ci siamo svegliati di soprassalto, increduli e spaventati, un anno fa. Il 30 gennaio 2021, il giorno dopo il massacro di Carmagnola. Un anno di lotte per Teodora e Ludovico, per loro e in nome di tutte le vittime della violenza di genere.

La ferita fa fatica a rimarginarsi e forse è giusto che resti viva, come il ricordo della 38enne di Roccacasale e del suo piccolo di appena 5 anni: uccisi entrambi, un anno fa, dal marito e padre. L’ennesimo femminicidio in Italia, il primo che ha colpito in modo così diretto la comunità della Valle Peligna. Dal sangue e dalle lacrime di quel dramma è iniziato un percorso di comunità, che ha coinvolto donne e istituzioni, e che ci ha portato più volte a parlare del fenomeno sul territorio: rubriche, mostre, trasmissioni radiofoniche, eventi, articoli.

Perché la piaga esiste e continua a strisciare tra le mura domestiche di tante famiglie, alcune insospettabili: 116 femminicidi nel 2021, più i 2 da inizio anno e ancora, dicono le forze dell’ordine, solo in Valle Peligna una segnalazione a settimana in media, una decina delle quali, lo scorso anno, si sono trasformate in denunce, provvedimenti restrittivi nei confronti di uomini violenti.

Ci siamo stretti intorno ad Alfonsina, mamma e nonna che non è mai rimasta sola e che ieri nella chiesa di Roccacasale ha sentito ancora il calore di tanti. Una chiesa piena per ricordare quella ragazza e quel bambino, che da Roccacasale non sono mai davvero andati via. E che a Roccacasale sono tornati, rimasti attaccati alle rocce del Morrone, alla piazzetta dove Teodora era cresciuta, al castello incantato di fate e storie fantastiche.

Volevamo esserci anche ieri, come Germe e insieme all’associazione Onlus La Diosa, che con noi ha condiviso e ci ha aiutato in questo percorso, avevamo organizzato una fiaccolata dalla panchina al castello e lì avremmo dovuto consegnare, regalare, ufficialmente la mostra fotografica “L8 tutti i giorni” di Andrea Calvano al Comune, perché rimanesse, anche questa, testimone di un lavoro di ricordo.

Non ci è stato possibile: troppi gli ostacoli per le misure anti Covid, troppi contagi e le preoccupazioni. Così insieme alla famiglia di Teodora abbiamo deciso solo di rimandare, al 24 luglio, insieme, per spegnere le quaranta candeline di Teodora. Sarà il suo compleanno e lei sarà con noi a festeggiare.

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