Un desiderio chiamato tram

A ricordarsela sono solo gli ottantenni, che al tempo dell’ultima corsa, il 27 agosto del 1943, prima che le bombe degli alleati la distruggessero, erano ancora bambini. Nell’immaginario collettivo, tramandato attraverso foto d’epoca e da un bel lavoro editoriale fatto da Ezio Mattiocco una decina di anni fa, la tranvia è però l’immagine della Sulmona più nobile e operosa. E tale era agli inizi del Novecento quando Sulmona era uno degli snodi ferroviari più importanti del Centro Italia e come tale aveva avvertito la necessità di collegare la stazione con il centro storico con un mezzo veloce e sicuro: era il 1908 quando il primo tram percorse sul binario la tratta fino a piazza Tresca. Per poi allungare, nel 1929, il suo percorso fino al piazzale della chiesa di San Francesco, abbattendo anche una parte delle mura cittadine a Porta Napoli per permetterne il passaggio.

Quel ricordo su binario, ora, potrebbe tornare a vivere: il Comune di Sulmona, infatti, ha intenzione di presentare un progetto nell’ambito dei nuovi finanziamenti del Pnrr (la cui dotazione per 21 miliardi di euro è stata deliberata ieri dall’Europa) per realizzare un collegamento tranviario come quello di cento anni fa.

Adattato ai tempi, ovviamente: con due tram moderni, ad alimentazione elettrica, ma dal sapore vintage e binari incassati nell’asfalto, in modo da non compromettere il passaggio delle auto. “Si tratta di un progetto compatibile con i fini del Pnrr – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Casciani – inserito tra quelli della mobilità sostenibile e che per Sulmona avrebbe il duplice effetto di risolvere il problema dei collegamenti tra la stazione e il centro e dall’altra di sposarsi con la linea turistica dei treni storici, invogliando le migliaia di ‘viaggiatori nel tempo’ a visitare la città e non fermarsi alla stazione”.

Il progetto esecutivo non ancora c’è, ma da una prima stima ci vorrebbero circa 4 milioni di euro per la tranvia (che dalla stazione arriverebbe a piazza Tresca passando per via Roosvelt e tornando giù per via Matteotti) e per l’acquisto di due mezzi che fanno la spola.

“Il progetto, in verità, è più ampio – continua Casciani – perché l’idea è quella di rifare completamente tutta viale stazione, realizzando una pista ciclabile e una pedonale da una parte e un collegamento pedonale dall’altro. Gli alberi verrebbero spostati lungo le scarpate che attualmente costeggiano il viale, in modo da allargare e valorizzare tutta la strada di collegamento. Secondo una prima stima per tutto ci vorrebbero circa 8 milioni di euro, ma il Pnrr ha una dotazione molto importante. Vogliamo provarci”.

27 Commenti su "Un desiderio chiamato tram"

  1. SalviamoSulmona | 28 Settembre 2022 at 07:41 | Rispondi

    Ottimo.
    Noto con piacere che, finalmente, si ricomincia a pensare in grande.

  2. Ottimo progetto dell’assessore Casciani in primis e di tutta la Giunta. Altro che chiacchiere

  3. bella idea, mi piace.

  4. Si va bene ma... | 28 Settembre 2022 at 09:10 | Rispondi

    Intanto è opportuno mettere in sicurezza i parapetti lungo il viale. Sono totalmente fuori norma. Cominciare a fare multe alle auto perennemente parcheggiate su marciapiedi. Obbligare i proprietari di immobili e terreni a provvedere allo sfalcio dell’erba. Ci sono situazioni indecenti per una città che millanta la vocazione turistica. Bel biglietto da visita. Poi ben vengano questi progetti a lungo termine che nella migliore delle ipotesi vedranno luce tra 10 anni

  5. ..se mai si comincia mai si finisce.

  6. Bravi, andate avanti con progetti di ampio respiro per questa straordinaria città.
    Questa idea di ripristinare il tram a Sulmona con tutti gli annessi e connessi mi piace molto. Se Sulmona vuole costruirsi l’immagine di una città votata al turismo non può che dotarsi di progetti mirati come questo.

  7. Finalmente. Un plauso al Sig.Casciani per l’approccio interessato alla nostra meravigliosa Citta’..👍👍👍

  8. L’idea “retrò” è si bella, ma mi sembra un pochino anacronistica.
    Per una mobilità sostenibile basterebbe avvalersi di un sistema di collegamento funzionante e a più ampia copertura che ora è “decrepito” con alimentazione ad accumulatori elettrici o l’attesissimo idrogeno.
    Bisogna pensare ai costi di gestione e manutentivi futuri, il rumore prodotto dallo sferragliare e i loro reclami, la cura delle piante (potatura in primis) lungo il viale della stazione, anche se leggo uno spostamento degli stessi, lo stesso mantenimento del manto stradale che avrà altri carichi per certo.
    Il servizio tram sulla tratta interessata mobilità in parallelo con il servizio su gomma?

    Ma poi? Discesi su Piazzale Tresca cosa troverà il turista / cittadino? Cosa li attenderà per proseguire il viaggio? Come addentrarsi nel Corso Ovidio fra le soste selvagge e la ZTL sempre più osteggiata? O come raggiungere altre località cittadine, fuori porta o altri paesi del circondario?
    Dalle stelle alle stalle in un batter baleno!
    Il fatto che vi sia il PNRR, non deve essere visto come il pozzo di San Patrizio o peggio come il POZZO DEI DESIDERI (opinione ai più diffusa) per le più ardue fantasie, utilizzarlo si ma con una visione futura applicabile e reale.

    Vice Sindaco e Assessore Casciani, sia più realista nel pensiero e cerchi altro per “INVOGLIARE” le migliaia di ‘viaggiatori nel tempo’ a visitare la città e non fermarsi alla stazione” e pensi anche ai cittadini che la vivono quotidianamente la città e con essa vi lottano (! No a PROCLAMI

  9. Sicuramente meglio dello “sgommettare” di autobus obsoleti,invasivi ecc…Ottima iniziativa. Altrimenti a piazza XX a commentare…..

  10. Ferroviere in 1 87 | 28 Settembre 2022 at 12:46 | Rispondi

    Nel libro “C’era una volta il tram” del prof. Mattiocco, sul tetto dei tram di allora, c’era la pubblicità di un dolce, chiamato cassata sulmonese.. magari le nostre pasticcerie potrebbero riproporlo.. magari coinvolte dalla ritorno della pubblicità d’epoca sui tram moderni.
    P.s.: mi raccomando, non vi venga in mente di spostare l’arco di Porta Napoli, per far passare il tram…

  11. Fumo negli occhi | 28 Settembre 2022 at 13:47 | Rispondi

    Tutti a dire bravo qua bravo la, ma nel mentre cosa vogliamo fare??? Questi progetti per vedere luce impiegano anni e nel mentre relativamente all’ordinario che facciamo??? Continuamo con lo schifo che si vede ogni giorno per il viale? Quale biglietto da visita?

  12. Mi chiamo Antonio | 28 Settembre 2022 at 15:05 | Rispondi

    … questo è un genio!
    … Sulmontini… attaccatevi al tram 🤣🤣🤣

  13. è un idea meravigliosa che va sostenuta in totale,vorrei fare i complimenti all’assessore FRANCO CASCIANI che non conosco personalmente ,mi piacerebbe avere l’onore di conoscerlo e scambiare idee su SULMONA ..lui ha veramente belle idee per la nostra città come abbattere l’edificio attuale di ragioneria/geometri e farlo nuovo più bello,più sicuro con minor costi rispetto a l’attuale edificio onestamente bruttarello da vedere…CASCIANI continua così e un caro saluto da C7SULMONA

  14. Progetti utopici dì tram e improbabili piste ciclabili. Ma piú realisticamente, di sistemare strade e marciapiedi, vergognosamente fatiscenti, neanche a pensarlo ?

  15. Mi chiamo Antonio, noi almeno ci possiamo attaccare al tram; mi piacerebbe sapere a cosa vi attaccate voi…

  16. ..io lo so, al caxxo. Ahhhhahhhahhh,hihihihihihihi,eheheheheh,uuuaaaahhhahahah!!

  17. ALESSIA di Tommaso | 29 Settembre 2022 at 17:34 | Rispondi

    Spendiamo i soldi del PNRR in maniera giusta, per migliorare la vita le condizioni di vita dei cittadini di Sulmona . quante persone useranno il tram fino a Piazza C. Tresca???
    avete mai provato a camminare a piedi sui marciapiedi con un carrozzino per bimbi?? Impossibile….. pali della luce situati al centro ….. buche … ecc.
    per non parlare delle scuole, asili, rete wifi, vie interpoderali limitrofe alla città impraticabili, parcheggi zona ospedale, comune inaccessibile ad anziani e disabili.
    Siamo rimasti indietro e andiamo sul RETRO’ come il tram dell’Aquila.

  18. Anziano forestiero | 29 Settembre 2022 at 18:30 | Rispondi

    Il tram era qualcosa di sacro a Sulmona. La parola stessa “tram” evoca una città d’altri tempi che ormai sopravvive solo nel ricordo retrospettivo di chi ama la “vecchia” Sulmona delle foto in bianco e nero e dai contorni un po’ sbiaditi. Il tram fa parte della straordinaria storia di questa bella città, era un’istituzione, un’immagine iconica. Sarebbe un meraviglioso e affascinante salto nel tempo soprattutto se si opterebbe per l’utilizzo di mezzi in stile vintage.
    Bravi, ottima idea, mi piace.

  19. Anziano forestiero | 29 Settembre 2022 at 18:31 | Rispondi

    Scusate, mi correggo: se si optasse.

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