
E’ stato installato ieri a Castelvecchio Subequo e tra qualche giorno sarà operativo: la Valle Subequana può ora contare su un ecografo ginecologico di ultima generazione che permetterà livelli diagnostici avanzati e la notevole riduzione del pendolarismo sanitario.
Un passo in avanti verso quella medicina territoriale, insomma, che da anni si invoca, ma che è tutt’altro che compiuta.
Il macchinario è stato messo a disposizione dalla Asl grazie al progetto Snai che ha a disposizione poco più di 1,2 milioni di euro per quest’area interna. Un servizio che si aggiunge al potenziamento di quello del 118 e che fa stare un po’ più tranquilli i residenti delle aree interne e della zona Subequana in particolare.
“Dopo anni in cui aree interne, come la nostra, hanno subito una progressiva rarefazione dei servizi fondamentali – commenta il sindaco di Molina Aterno, referente di area, Luigi Fasciani – , oggi, abbiamo finalmente incominciato ad invertire questa negativa tendenza. Grazie al Progetto aree interne stiamo cercando di colmare le disuguaglianze territoriali, presenti nel sistema sanitario nazionale. Investendo sulla medicina territoriale, disponiamo oggi sul nostro territorio di una struttura d’eccellenza, in cui operano bravi professionisti, munita di una dotazione strumentale all’avanguardia, che consentirà ai cittadini un accesso alle cure nei luoghi i cui vivono, e quindi una riduzione del pendolarismo dei pazienti, un miglioramento della qualità della vita”.
Neanche in Africa stanno così !
Un commento che lascia il tempo che trova
Chiedo per un amica chi lo farà funzionare questo strumento? Inoltre sempre per la mia amica le prenotazioni come verrano suddivise se nell’ Asl1 sono carenti di medici ?
😀