E’ spuntato da qualche giorno in un piccolo vicolo che incrocia via IV novembre, sulla parete di una vecchia casa del centro storico di Pratola Peligna: un murale di circa due metri di altezza raffigurante il celebre dipinto de “Gli Amanti” di René Magritte, opera risalente tra il 1927 e il 1928 e realizzata in doppia copia (una conservata nella Galleria nazionale australiana e l’altra al MoMa di New York).
Un uomo e una donna che si baciano coperti da un panno bianco, in basso la firma di un certo “Cog” la cui identità, al momento, resta ignota.
Un tocco di colore e vita su un muro scrostato dal tempo e una casa abbandonata da anni, che è ormai un’attrazione per i pratolani e non solo.
Anche la sindaca Antonella Di Nino si fa il selfie e ammette: “Anche io non ho resistito”.
Il murale è in effetti realizzato egregiamente: un valore aggiunto che non turba certo l’architettura del luogo, nonostante sia spuntato tra case datate.
Insomma, niente multa e niente rimozione forzata: “Non ordineremo la rimozione – commenta la sindaca – e speriamo che non vogliano rimuoverlo neanche i proprietari dell’immobile. E’ ben fatto ed è una forma d’arte che merita rispetto”.
Ci sono paesi, d’altronde, come Aielli ad esempio, che sullo street art hanno puntato per il loro rilancio, facendone un Festival annuale e richiamando in paese migliaia di turisti ogni anno. E chissà se questo Banksy peligno non possa inaugurare una nuova tendenza o suggerire, magari, un punto programmatico ai candidati a sindaco che si sfideranno a giugno.
In fondo basterebbe garantire gusto e bravura, come in questo caso, per arricchire il paese.
Spero che anche l’altro candidato Sindaco di Pratola faccia un simil selfie e ottenga simile attenzione mediatica.
Vorrei sapere cosa ne pensa la soprintendenza?