Un monumento alla “pioggia”

Non ha l’imponenza di palazzo Annunziata, né la bellezza della Rotonda di San Francesco e dell’acquedotto medievale, ma in qualche modo anch’essa è un monumento di cui Sulmona deve andare fiera: la stazione pluviometrica che si trova in località Celidonio è infatti tra le più antiche d’Italia, una delle tre centenarie (insieme a quella di Campotosto e Chieti) in Abruzzo.

Realizzata nel 1908, dal 1918 rileva con precisione le precipitazioni sul territorio, contribuendo anche e soprattutto ad una raccolta dati fondamentale, perché su un arco temporale ampio, per studiare i cambiamenti climatici.

Questa mattina è arrivato per lei il riconoscimento ufficiale dell’Organizzazione metereologica mondiale che, con una targa, l’ha inserita tra le stazioni centenarie. Una cerimonia anticipata da una conferenza stampa a cui ha partecipato il vertice della Protezione civile regionale, che è stata anche l’occasione per fare il punto sulla situazione della protezione civile in città e in Abruzzo.

Oggi di stazioni termopluviometriche ce ne sono 119 in Abruzzo, capaci di dare in tempo reale parametri importanti per definire i livelli di rischio e adattare di conseguenza le azioni di prevenzione da mettere in campo.

La stazione di Sulmona, però, grazie alla sua longevità, può garantire anche uno studio nel tempo, decisivo per studiare i cambiamenti climatici in atto.

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