Un protocollo contro le mafie. I Dem suonano la sveglia a Marsilio

La risposta del sindaco di Castel di Sangro e presidente della Provincia Angelo Caruso dopo l’ultimo sequestro eseguito nel capoluogo sangrino non è arrivata nonostante la richiesta esplicita del Pd di aprire una discussione e così i vertici Dem si rivolgono ora direttamente al presidente della Regione Marco Marsilio “convinti come siamo – scrivono il segretario regionale Michele Fina e la responsabile del forum contro le mafie Teresa Nannarone – che il contrasto alla criminalità organizzata non può e non deve essere prerogativa unica della magistratura e delle forze di polizia, ma anche delle Istituzioni dei cittadini e di tutte le forze politiche e sociali”. 

La proposta è quella di sottoscrivere quel protocollo d’intesa tra Regione, prefetture e Province, che il Pd elaborò già in un incontro avuto a Sulmona con Franco Roberti: “Oggi, dopo che nel giro di una settimana, la nostra Regione è stata oggetto di due importanti operazioni anticamorra: una condotta dalla DIA di Napoli che ha portato ad un nuovo sequestro di beni di soggetti appartenenti a clan camorristi in Abruzzo, precisamente a Castel di Sangro, città in cui codesta amministrazione regionale ha deciso di finanziare importanti iniziative sportive, l’altra condotta dalla DIA di L’Aquila che ha portato al sequestro di beni per 2milioni e mezzo di euro a imprenditore aquilano – scrive il Pd – non si può accettare di restare ancora in silenzio ed inattivi”.

Perché la guerra al virus non deve far abbassare la guardia sui temi della legalità e delle possibili, quanto accertate, infiltrazioni in Abruzzo della criminalità organizzata che, anzi, proprio sulle macerie economiche prodotte dalla pandemia hanno gioco facile.

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