La consigliera
regionale della Lega Antonietta La Porta, ha inviato in mattinata una richiesta
indirizzata al presidente regionale Marco Marsilio, al sottosegretario ai
Trasporti Umberto D’Annuntiis e al Direttore servizio trasporti Emidio
Primavera, con lo scopo di attivare un nuovo treno “Regionale veloce” da Sulmona
a Roma, per favorire gli spostamenti dei cittadini che dalla Valle Peligna e
dalla Marsica si recano quotidianamente nella capitale.
Questo a causa della sospensione da parte di SANGRITANA S.p.A. di tutti i
collegamenti da Sulmona a Roma, in obbligo al rispetto del DPCM 11.03.2020
circa le misure di contenimento del Coronavirus (Covid-19), che ha esteso a
tutto il territorio nazionale la richiesta di evitare gli spostamenti se non
per comprovati motivi di lavoro, gravi problemi di salute o ritorno presso la
propria residenza/domicilio.
“Nella richiesta – scrive La Porta – ho evidenziato che l’esigenza di adottare
misure idonee a contenere il rischio biologico connesso al fenomeno
epidemiologico in atto, fa sì che l’uso del treno da parte delle persone
obbligate agli spostamenti di lavoro/necessità sia il mezzo di trasporto più
idoneo affinché si possano rispettare tutte le raccomandazioni in materia di
contenimento del rischio pandemia. Specificando che il treno, a differenza
dell’autobus, consente sicuramente una più efficace ed efficiente gestione
delle distanze di sicurezza tra le persone”.
Il rischio secondo la consigliera è che se non vi saranno risposte ed
interventi immediati, si aggraverà notevolmente l’isolamento del Centro Abruzzo,
provocando ulteriori difficoltà ai pendolari che quotidianamente si recano a
Roma.
“Ho pertanto chiesto – aggiunge La Porta – ai massimi vertici regionali,
nell’ambito del contratto in essere tra la Regione Abruzzo e Trenitalia, di
valutare la possibilità di inserimento di un nuovo treno Regionale Veloce in
anticipo rispetto alla partenza del treno 3225 (partenza 6.19 arrivo 8.45),
dalla stazione di Sulmona con un nuovo treno che arrivi a Roma nella fascia
oraria che va dalle 7.30 alle 7.45. Il nuovo treno consentirebbe così agli
utenti di raggiungere la capitale in un orario più consono agli obblighi dei
dipendenti pubblici e privati, viaggiando in una condizione di maggiore
sicurezza. La mia iniziativa si inserisce nel quadro delle azioni già in essere
di questa amministrazione regionale rivolte a favorire un miglior collegamento
via treno con Roma, nella prospettiva di migliorare la qualità della vita dei cittadini
della nostra regione”.
Concetto di velocità: …treno 3225, partenza 6.19 da Sulmona arrivo a Roma 8.45.
Poco più di 50 km/ora.
Fin quando non si attiveranno varianti di tracciato e conseguente rinnovo del materiale rotabile più moderno la vedo dura.. Faccio presente che il treno in questione non parte da Sulmona, bensì da Pescara C.le. Non solo, anticipandone la partenza, si suppone un arrivo a Sulmona per le 5.00 – 5.19.. tanto vale mettere in composizione al convoglio un paio di vetture cuccetta, così da dormire sul treno direttamente.
So politici, fanno il loro… Si è semplicemente buttata avanti!
Tant’è che dalla “RICHIESTA di attivare” è passata ad un più morbido e accomodante “VALUTARE la possibilità di inserimento di un nuovo treno Regionale Veloce in anticipo rispetto alla partenza del treno 3225”.
Ma alla fine, sicuramente ci salverà il progetto (meglio dire studio) di fattibilità tanto decantato da un ristretto comitato, studio fatto di soli raggi di curvatura su carta “piana” e senza aver minimamente tenuto conto dell’orografia del terreno, comitato che “temo” a breve diranno e daranno nuovo slancio affinchè sia accolta e validata da RFI la loro “pseudo” progettualità.
Al momento, questo nuovo treno servirà unicamente a farci parlare di LEI… si chiama “visibilità politica” !
🙂
Attualmente per raggiungere Roma esiste solo il treno delle 6.19… Si può anticipare ma bisognerebbe mettere un’altra corsa!!!
Il tronco ferroviario Roma-Sulmona venne inaugurato nel 1888. I lavori per i 172 km., incominciati e completati in meno di 8 anni, inclusi 20 km. di gallerie, un centinaio di ponti e chilometri di scarpate murate con pietre conciate.
In solo 8 anni…nel 1888.
Allora ci si spostava a piedi o a cavallo, c’erano solo le strade consolari.
“ Dal 2011 sono iniziati lavori per il raddoppio del tratto tra Lunghezza e Guidonia: il termine, inizialmente stimato per il 2014, è slittato più volte e, salvo ulteriori proroghe, i lavori dovrebbero essere completati per il 2022.”
Undici anni per un raddoppio di binario ( in pianura) di soli 12 chilometri.
Di cosa stiamo parlando: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!“
Settecento anni passati invano.
La burocrazia sicuramente ha le sue colpe, c’è però da dire che è anche vero che a volte, sono stati fermati i cantieri per rinvenimento reperti archeologici. Il raddoppio Guidonia – Tivoli deve fare necessariamente i conti con il dislivello che c’è tra le due stazioni e sarebbe più auspicabile un raddoppio fino a Marcellina ( ad oggi non previsto ), lasciando il tratto Marcellina – Tivoli a binario unico. In sostanza, occorrerebbe procedere a raddoppi di linea selettivi, in modo da migliorare la linea,anche se basterebbe in primo luogo ripristinare quanto meno i binari d’incrocio nelle stazioni dove ora esiste solo quello di linea.