Una cooperativa al posto dei precari: sciopero alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila

La luce in fondo al tunnel si è spenta per i lavoratori e le lavoratrici precari della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila e la procedura che sembrava essersi raffreddata davanti al prefetto a dicembre è precipitata: così il 27 gennaio prossimo il sindacato ha trasformato lo stato di agitazione in sciopero. Tutti davanti alla direzione amministrativa di via Saragat all’Aquila per protestare contro quella che ai lavoratori appare come una beffa.

Si tratta di circa sessanta lavoratori che operano in aree strategiche del settore amministrativo negli uffici del personale, bilancio, ufficio acquisti, gare; persone eternamente precarie e che lavorano per la Asl alcune anche da tredici anni.

Il rinnovo delle chiamate non c’è stato però a gennaio come era stato promesso, a fronte, sospettano la Uil e la Cisl, di un’operazione che tende ad affidare ad una cooperativa esterna i servizi da questi svolti.

“Una aberrazione del sistema – scrivono i sindacati – che proprio un ente pubblico sta adoperando. Poniamo e ci poniamo alcune domande: questa è la soluzione individuata? Siamo di fronte ad un futuro passaggio contrattuale in perdita economica per lavoratrici e lavoratori? Sarebbe un’ulteriore penalizzazione professionale per quelle lavoratrici e quei lavoratori che in ASL1 operano sulla gestione amministrativa, in alcuni casi da 13 anni, convinti che l’impegno profuso venga riconosciuto e ripagato. Si troverebbero invece di fronte ad un’amministrazione sanitaria che, al fine di tutelare il servizio, impegna le energie per trovare soluzioni volte all’economicità più che al rispetto delle professionalità cercando soluzioni alternative ad un contratto che garantisce parità di trattamento e tutele nel momento di fine missione”.

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