Una designer per il Geoparco Unesco: il Parco Maiella incontra Kazuyo Komoda

Tutelare e valorizzare il territorio e il patrimonio del Majella Geopark Unesco. E’ la sfida che il Parco Nazionale della Maiella si pone nell’incontro che si terrà nei prossimi giorni con la designer giapponese Kazuyo Komoda. La maestra giapponese, esperta anche di comunicazione, da ormai trent’anni vive e lavora in Italia realizzando progetti d’interni, di product design e come consulente specializzata per colori, materiali e superfici.

Assieme alla Komoda ci sarà Maria Grazia Fioravanti, docente di Design nella Scuola di Architettura e Design della sede di Ascoli Piceno dell’Università di Camerino.

Kumoda si è laureata presso Musashino Universita delle Bell’Arti, intraprendendo successivamente la sua attività in design industriale ed architettura d’interni. Dal 1989 vive e lavora a Milano, dove dopo aver collaborato con Denis Santachiara fino alla meta degli anni 90, ha aperto il suo studio. Ha partecipato a numerose mostre e manifestazioni in Europa e in Estremo Oriente. Collabora con varie aziende tra cui Acerbis International, Fabriano Boutique, Calligaris, Driade, Dornbracht, Elica, Fedrigoni, Ferrero, I 4 Mariani, Mogu, Moleskine, Panasonic, Pandora Design, Riva 1920, Sony e Yamaha Motor. Tiene seminari in importanti università in Italia e in Giappone. I suoi progetti sono collezioni permanenti dei musei come Triennale di Milano, the Museum fur Angewandte Kunst Köln, Museo Maguma e Musahsino Art University Library collection.

“Cercheremo di presentare a Kazuyo Komoda un’immagine utile del territorio del Parco e delle sue innumerevoli risorse – ha spiegato il presidente del Parco della Maiella Lucio Zazzara – soprattutto la particolare, diffusa antropizzazione che ha attraversato millenni di storia mantenendo sempre un intimo equilibrio con le dinamiche naturali. Questo è il vero motore della grande biodiversità che oggi caratterizza il Parco. Sarà l’occasione per avviare un confronto, anche con il coinvolgimento dell’Università D’Annunzio, sui linguaggi che hanno accompagnato l’evoluzione delle culture e dei saperi locali”. 

Il territorio del Parco Nazionale della Maiella dal 2021 è diventato, Geoparco Mondiale dell’Unesco con il nome di Majella Geopark. Il riconoscimento Unesco è arrivato grazie all’elevata geodiversità del territorio in termini di geositi che il Geoparco Majella può vantare. Nei confini del parco se ne contano 95 di cui almeno 22 hanno valore internazionale. Uno dei più importanti è Capo di Fiume nel Comune di Palena, allestito per la visita dalla Soprintendenza Archeologica Abruzzo fin dal 2001, assieme al Museo Geopaleontologico Alto Aventino.

5 Commenti su "Una designer per il Geoparco Unesco: il Parco Maiella incontra Kazuyo Komoda"

  1. “Cercheremo di presentare a Kazuyo Komoda un’immagine utile del territorio del Parco e delle sue innumerevoli risorse soprattutto la particolare, diffusa antropizzazione che ha attraversato millenni di storia mantenendo sempre un intimo equilibrio con le dinamiche naturali. Questo è il vero motore della grande biodiversità che oggi caratterizza il Parco. Sarà l’occasione per avviare un confronto sui linguaggi che hanno accompagnato l’evoluzione delle culture e dei saperi locali”.
    Mi chiedo se il presidente del Parco della Maiella, tal Lucio Zazzara, si scrive discorsi così fumosi, scadenti e insignificanti intanto che evacua oppure se addirittura se li studia a tavolino.
    In ogni caso la cosa è preoccupante.
    L’articolo de “I Germe” ci mette anche del suo, poiché non chiarisce a che titolo la dott.ssa Komoda “incontra” (come appunto l’articolo si limita a dire) il “Parco Regionale della Maiella”.
    Esiste forse una commessa? Che cosa richiedono esattamente i vertici del Parco a codesto architetto d’interni “esperta anche di comunicazione”?
    Come si è arrivati al suo studio di architettura? Ha vinto una gara?
    Salvo che non mi sia perso qualche puntata precedente, da lettore mi attenderei qualche informazione più consistente.

  2. Cmq il parco della maiella è nazionale no regionale

  3. Vuoi mettere?
    È come avere l’ “ armocromista “ che ti consiglia il look e l’abbinamento dei colori nel vestire… e considerato che questa designer d’interno giapponese di cognome “Komoda” ( i latini dicevano: Nomen Omen ), che da trent’anni vive e lavora in Italia realizzando progetti d’interni, di product design e come consulente specializzata per colori, materiali e superfici… non vorrei che in qualche mente illuminata all’interno della direzione del “ Parco Maiella”, ( nazionale e non regionale), sia balenata l’idea di affidarsi alla stessa designer giapponese per armonizzare i “ colori, i materiali e le superfici” dei borghi che ricadono all’interno del territorio del parco, imponendo l’ennesimo divieto o “ prescrizione armocromista” accelerando così i livelli di spopolamento preoccupanti determinatesi negli ultimi venticinque anni di amorevoli cure “ armonizzanti”…

  4. bene,tutte chiacchiere del nulla,i dati statistici sui flussi turistici che dicono? Ultimi in tutte le classifiche,soprattutto quelle “economiche”, validita’/utilita’ dei riconoscimenti/incontri compresi ? Valore aggiunto/impatto/ritorni/risorse/sviluppo
    economico sul territorio ? Spot pubblicitari per dare a credere,le visite,tavole rotonde,l’autoproclama/celebrazione,vertici,dichiarazioni e chi piu’ ne ha ne metta di “comunicazioni” non generano nulle,utili solo agli interessi particolari,e basta,o no?

  5. Una delle tante eresia che vuole forzare l’ambiente nel sistema del consumismo, che vuole impacchettare la natura!!!

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