Una discarica sul sentiero dei peligni

Doveva essere uno dei fiori all’occhiello della Valle Peligna, un circuito campestre adatto al passeggio a piedi, in bici, a cavallo. Un percorso appetibile ai turisti, agli amanti della natura, dei paesaggi fluviali, ma dalle intenzioni passate ai fatti attuali ci passa tanto perché ad oggi quello noto come il percorso “Terre dei peligni” altro non è che una strada di campagna abbandonata a se stessa e, soprattutto, vittima dell’inciviltà altrui.

A ben dire, facilmente raggiungibile in macchina per coloro a cui piace abbandonare i rifiuti in natura: qualcosa in più di “semplici” incivili, in realtà, perchè in questi casi si tratta di gesti criminali.

Così tra Corfinio e Roccacasale, all’altezza dell’eremo di San Terenziano (tra l’altro anch’esso abbandonato all’incuria), in pieno percorso Terre dei Peligni svetta una nuova, scintillante, colorata anche, discarica (guarda video – sul sentiero dei peligni – nella sezione “de visu”). Buste su buste, bidoni in plastica e di metallo, materiale vario di origine anche edile e che ieri pomeriggio un camminatore si è ritrovato davanti, interessando subito le forze dell’ordine del non proprio naturale paesaggio.

A distanza di tempo, tanto tempo ormai, dall’avvio della raccolta porta a porta, a qualcuno resta particolarmente difficile entrare in un’ottica di rispetto delle direttive europee a riguardo, delle sanzioni a cui sono soggetti i Comuni per le bonifiche o nel caso in cui non raggiungano le percentuali previste sempre più stringenti, tra paesi “ricicloni” che agguantano il titolo, per tutti quelli che si impegnano nel rispettare i calendari della differenziata e per quelli che ancora credono nell’isola ecologica, ce n’è sempre qualcuno disposto all’indifferenza. Altro che differenziata.

“Terre dei peligni” è o dovrebbe essere un circuito virtuoso di turismo, finanziato per questo da fondi pubblici, che unisce Pratola, Roccacasale, Corfinio, Vittorito, Raiano in un anello naturalistico che potrebbe avere risvolti importanti. Ma che ancora una volta si trova a combattere con inciviltà, delinquenza e difficoltà di controlli.

Simona Pace

2 Commenti su "Una discarica sul sentiero dei peligni"

  1. Schifosi bastardi

  2. Perché a Sulmona e frazioni, va meglio? Se qualora prendessero qualcuno di questi incivili e gli facessero pagare almeno 10.000 euro di multa senza nessuno sconto con in più una bella denuncia per reato ambientale, forse qualcuno comincerebbe a ripensarci prima di buttare i propri rifiuti dove più gli piace. Sono necessari controlli e forte repressione, anche nei confronti dei proprietari di cani che lasciano gli escrementi dei loro animali sparsi per le strade ed anche nelle aiuole.

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